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Home›Generale›Mario Mieli, istigazione all’abuso su minore e istigazione all’incesto.

Mario Mieli, istigazione all’abuso su minore e istigazione all’incesto.

By Silvana De Mari
24 Marzo 2022
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Mario Mieli nel suo libro Elementi di critica omosessuale e in interviste,  istiga all’abuso su minore, all’incesto, alla diffusione di malattie mediante coprofagia e necrofilia, alla lesione dolosa del consenziente e del non consenziente, e anche all’omocidio del consenziente.

A questo tizio è intitolato un circolo che riceve fiumi di denaro pubblico per attività sociali e secondo l’Unar, il Miur, il ministero della salute pubblica, e soprattutto i magistrati della mia nazione questo è giusto.

Ho affermato che è sbagliato perché è sbagliato. L’ho affermato con toni molto forti perché altre persone hanno usato toni più miti che sono scivolati via come acqua su un sasso.

Noi checche rivoluzionarie sappiamo vedere nel bambino non tanto l’Edipo, o il futuro Edipo, bensì l’essere umano potenzialmente libero. Noi, sì, possiamo amare i bambini. Possiamo desiderarli eroticamente rispondendo alla loro voglia di Eros, possiamo cogliere a viso e a braccia aperte la sensualità inebriante che profondono, possiamo fare l’amore con loro.

 

“il padre si (rap)presenta come Persona decisamente eterosessuale e rifiuta contatti erotici aperti con il figlio (il quale invece desidera «indifferenziatamente» e quindi desidera anche il padre), così come gli altri maschi adulti, in forza del tabù antipederasta, rifiutano rapporti sessuali con il bambino.

Per quel che concerne le «cose cattive», bisognerebbe cominciare a chiedere a Fornari quando, per l’ultima volta, abbia mangiato merda e l’abbia trovata cattiva… Che la merda sia cattiva, come sostiene Fornari, è un pre-giudizio: prima ne gusti e poi ci faccia sapere (a parte il fatto che la coprofilia non si esaurisce nella coprofagia).

La rivoluzione sarà anche liberazione (pro)positiva del sadismo e del masochismo e la comunità libera in cui i desideri masochistici e sadici si esprimeranno apertamente e si scopriranno trasformandosi, non sarà certo «sado-masochistica» come la società odierna.

la socità sadomasochistica non va bene perché per un sadico è molto più divertente avere a che fare con un non masochista che con un masochista che in qualche maniera può essere considerato consenziente: qualcuno ha capito che si sta parlando di tortura come forma di liberazione sessuale?

Secondo i magistrati di questa nazione, così era scritto sulla sentenza di primo grado approvata in appello, queste frasi sono un testo che parla di filosofia, sociologia ed economia.

“Si tratta di un’opera certamente complessa, che affronta il tema della liberazione dell’eros da molteplici punti di vista: filosofici, psicanalitici, culturali, sociali e finanche economici, essendo evidente il legame che l’autore stabilisce tra repressione sessuale e sistema capitalistico.” , scrive  il giudice di primo grado nella sentenza.

Il libro non parla di filosofia, né di psicanalisi, né di sociologia, che sono dottrine che dove è necessario seguire un percorso logico, diverso secondo le varie discipline, ma sempre logico, così da arrivare alla dimostrazione di una tesi. Non parla di liberazione dell’eros. La “liberazione progressiva del

sadismo, del masochismo, della pederastia propriamente detta, della gerontofilia, della necrofilia, della zoocrastia, dell’autoerotismo, del feticismo, della scatologia, dell’urofilia, dell’esibizionismo, del voyeurismo ecc”  non è una liberazione dell’eros perché tutti questi comportamenti al contrario sono gabbie, dipendenze, compulsioni,  che distruggono la personalità dall’interno, e molti di questi comportamenti sono reati perché possono distruggere anche altri. Aver inserito nel testo brani di Marx e Marcuse non dà alcuna dignità al testo. L’affermazione che pedofilia, necrofilia, coprofagia abbiano potere salvifico nella società capitalista non può rientrare in nessuna discussione di filosofia, sociologia, psicanalisi, politica ed economia perché è semplicemente priva di senso. Nel testo non è spiegato come la penetrazione anale dei bambini, la coprofagia col suo spaventoso seguito di epatiti e patologie gastrointestinali per trasmissione orofecale di virus, batteri e parassiti, il vilipendio di cadavere con ulteriore messa in circolo di microrganismi estremamente pericolosi, debba generare una società dove non esista il plusvalore e il capitalismo sia abolito. Il testo in realtà non contiene nessuna ipotesi, non dimostra nessuna teoria, solo affermazioni apodittiche ammantate di gergo pseudomarxista su bontà di pedofilia, coprofagia, necrofilia e sulla cattiveria, canaglia reazionaria, di chi le combatte. Inoltre, da sempre, l’abuso del bambino è il gesto di arbitrio assoluto del ricco sul povero, del potente sul senza potere, di coloro che rubano il plusvalore a coloro che ne sono derubati, e lo stesso discorso vale per l’erotismo sadico: toccava agli schiavi. Tiberio abusava dei piccoli schiavi, non era lo schiavo ad usare sessualmente i figli del padrone. Il fratello del re Sole adorava i paggetti e se un paggetto avesse osato rifiutare lo avrebbe pagato veramente molto caro. Nessun paggio ha messo le mani sulle terga del figlio del re. Sono usati per questo i bambini dei quartieri poveri, delle periferie degradate, oppure nel turismo sessuale nei paesi miserabili. L’abuso di minore con penetrazione anale, estremamente doloroso e con forti probabilità di danni permanenti, è il gesto di estremo razzismo, di estremo sfregio etnico, riservato ai figli nel nemico sconfitto. Nei lager nazisti i bambini ebrei più belli venivano usati dalle SS e dai Kapò. Erano chiamati Pipel. Quando la sifilide o l’incontinenza fecale li rendevano non più desiderabili, erano consegnati alle camere a gas. In Afganistan si chiamano Bacha-bazi i bambini dell’etnia Azara, i conquistati, usati come giocattoli sessuali dai signori, i conquistatori dell’etnia Pashtum

 

“Inoltre, è pacifico che alcune frasi del Mieli abbiano ad oggetto la pedofilia, la necrofilia e la coprofagia e anch’esse possono essere oggetto di critica.”

Questa affermazione non è condivisibile. Non è condivisibile per il popolo italiano che pedofilia, necrofilia e coprofagia non siano oggetto di critica e di censura. L’apologia che Mario Mieli fa della pedofilia è vietata dalla Convenzione di Lanzarote che l’Italia ha firmato e sottoscritto, si tratta di apologia dell’abuso su minore, particolarmente grave nella forma incestuosa. La frase noi faremo l’amore con loro, parla della penetrazione anale del bambino, con conseguente lacerazione dello sfintere interno.  L’articolo 8 della Costituzione inoltre garantisce la libertà religiosa al cattolicesimo, e nel cattolicesimo l’abuso sul bambino è il più grave dei crimini, meglio una macina al collo che commetterlo. La coprofagia può configurare il reato di epidemia dolosa previsto dall’articolo 453. Può portare a malattie gastroenterologiche gravissime e rende trasmissibili giardiasi e amebiasi. L’ingestione di materiale fecale, (con conseguente trasmissione di epatite A, coronavirus, moltiplicazione delle gastroenterocoliti, che sono la seconda causa di morte nel mondo, la trasformazione di parassitosi, come giardiasi e amebiasi, in patologie che si contagiano da uomo a uomo, e la comparsa di nuove patologie come la meningite e l’aborto da escherichia coli) non è qualcosa su cui si possa essere d’accordo. La coprofagia, lo scat (manipolare le feci), il clistere con ingestione del liquido refluo sono diffusamente presenti in una parte del mondo queer e facilmente reperibili su internet negli infiniti video considerati porno (basta digitare le parole scat e gay). La possibile ingestione volontaria o accidentale di feci mi è stata riferita da numerosi pazienti con questa inclinazione, ed è purtroppo dimostrata dai dati dell’Istituto Superiore di Sanità che evidenziano picchi di epatite A dopo i grandi Pride, ed è inevitabile in tutti i luoghi, dark room (luoghi di incontri gay legati a circoli), battuage (luoghi di incontri gay e queer all’aperto), dove si alternino fellatio e penetrazioni anali. La necrofilia si attua praticando atti sessuali in presenza di cadaveri ed è questo il motivo per cui nella lista dei battuage, reperibile su internet, si trovano sempre i parcheggi dei cimiteri. La necrofilia può anche avvenire con contatto diretto col cadavere con ulteriori problematiche sanitarie, incluso il contagio di tubercolosi e encefalite spongiforme da prioni, e con la configurazione del reato di vilipendio di cadavere, ma in alcuni casi può anche figurare una epidemia dolosa

Aver affermato che tutto questo è sbagliato, mi sta costando dei divertentissimi processi, mi sta permettendo mi mettere a fuoco un enomre quantitativo di informazioni.

Nel 2017, quando tutto è cominciato, avevo già smesso di parlare di tutto questo , ne avevo abbastanza, ritenevo di avere già detto quello che avevo da dire.

Fortunatamente ho avuto due denunce, una dal Pride di torino e una dal circolo Mario Mieli. ringrazio per queste due denunce e per il magistrati che le stanno portando avanti. Grazie a loro sto diventando un leone. Ho scritto un primo libro, Non facciamoci imbavagliare, e ora fonderò un’Alleanza per la difesa della libertà, per porteggere anche altri, sta per essere pubblicato un secondo libro, ho radunato attorno a me un esercito.

Un grazie commosso al mio primo avvocato, il professor Mario Ronco, che mi ha seguito gratuitamente,  con un lavoro enorme grazie al quale sono state scritte le mie memorie che sono e saranno una pietra miliare, grazie all’avvocato Formicola per le sue arringhe, agli altri avvocati,  un grazie a tutti coloro che stanno combattendo con me. Ci soni innumerveli persone che mi stanno sorreggendo, alcuni mi hanno mandato cifre molta alte, altri quello che potevano, e tutti mi hanno commosso. Mi hanno mandato contributi persino persone in difficiltà economiche, testimoniandomi che la battaglia è di tutti.

Di molti non riesco a risalire alla mail e mi scuso se non li ringrazio personalmente.

Tutti quelli che non ritengono che

Noi checche rivoluzionarie sappiamo vedere nel bambino non tanto l’Edipo, o il futuro Edipo, bensì l’essere umano potenzialmente libero. Noi, sì, possiamo amare i bambini. Possiamo desiderarli eroticamente rispondendo alla loro voglia di Eros, possiamo cogliere a viso e a braccia aperte la sensualità inebriante che profondono, possiamo fare l’amore con loro.

sia un testo di filosofia e finanza si rendano conto che la magistratura di questa nazione non è più col popolo,  e si uniscano a me

Ho appena pagato

  • primo grado di giudizio: € 3.420,00; rimborso forfetario spese generali 15% € 513,00; C.P.A. 4% su € 3.933,00 € 157,32 Totale spese legali di primo grado € 4.090,32.
  • secondo grado di giudizio: € 1.500,00; rimborso forfetario spese generali 15% € 225,00; C.P.A. 4% su € 1.725,00 € 69,00 Totale spese legali di secondo grado € 1.794,00.

Devo dire che è stata una notevole esperienza  scrivere sulla causale del primo versamento

“per aver affermato che Mieli intigava all’abuso su minore!”

e su quella della seconda

“perché i giudici ritengono che “noi faremo l’amore con loro” sia un testo di filosofia ed economia.

Per chi vuole sostenere me  e tenere a battesimo l’Allenaza per la difesa della libertà qui ci sono i dati per sostenerci

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Nell’ora dell’inganno universale dire la verità è un atto rivoluzionario. (G. Orwell)

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