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I vaccini non hanno fermato le grandi epidemie.

By Silvana De Mari
16 Luglio 2024
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Finalmente grazie alla proposta di Borghi si comincia a dare qualche spallata alla legge Lorenzin. La legge si basa su due presupposti completamente ascientifici, su due dogmi: i vaccini sono efficaci nel prevenire malattie più gravi e i vaccini sono innocui. Se questi due dogmi fossero veri, allora la teoria della signora Lorenzin, più vaccini facciamo meglio sta l’umanità, avrebbe un senso. Purtroppo sono entrambi falsi e quindi la sua legge è uno dei più terrificanti arbitri che ci sia mai stato fino all’obbligo vaccinale covid 19. E anche uno dei più micidiali danni iatrogeni, danno cioè causato dalla pratica medica, danni purtroppo non dimostrabili perché i due dogmi sono protetti. Vengono considerati danni da vaccino solamente quelli che incorrono nei primi 15 giorni dopo la vaccinazione. Nei pochi processi per la richiesta di risarcimento, fanno da periti vari docenti universitari o primari, fermamente convinti che i vaccini siano innocui. Su nessuno dei nostri libri, nessuno, è descritta la loro pericolosità. Questi periti confermano al giudice che quel bambino con la sua vita distrutta da un’encefalopatia non può essere stato danneggiato dal vaccino perché vaccini, come tutti sanno, sono sicuri. Vorrei chiarire che sono una brava persona. Sono andata prima a scuola e poi all’università, con una forte volontà di imparare così da poter fare il lavoro che avevo scelto. Mi hanno insegnato che il cuore ha due atri e due ventricoli e l’ho imparato. Mi hanno insegnato che i vaccini sono sicuri ed efficaci e che è grazie a loro che abbiamo avuto il crollo delle grandi epidemie e io l’ho creduto ciecamente. È difficile mettere in dubbio quello che i tuoi insegnanti ti stanno insegnando, soprattutto in una facoltà di tipo scientifico, soprattutto se lo dicono tutti, soprattutto se era già scritto sui libri delle scuole frequentate prima dell’università. Non mi sono messa a discutere quando mi hanno spiegato la fisiologia della respirazione. Perché avrei dovuto mettere in dubbio l’affermazione scritta ovunque che i vaccini sono efficaci e sicuri? Non ho fatto caso che mancassero i dati. Tutti li davano per scontati. In realtà i dati non esistono, anzi esistono dati contrari.

È stato facendo il medico che ho cominciato a nutrire i primi dubbi. È stato vedendo gli effetti collaterali, a volte spaventosi, che mi sono resa conto che quello che mi avevano insegnato era un dogma. Primo dogma: l’efficacia. Come tutti i miei colleghi e gli infermieri che lavoravano al San Luigi Gonzaga sono stata vaccinata contro la tubercolosi. Molti colleghi hanno contratto la tubercolosi. Innumerevoli colleghi più giovani di me vaccinati contro il morbillo si sono ammalati di morbillo, con il particolare di differenza che se ti becchi il morbillo a 8 anni, quando hai un sistema immunitario potente, te la cavi in qualche giorno, se te lo becchi a trenta è una malattia più grave. La vaccinazione dà immunità per poco tempo. Quanto? Non si sa, nessuno controlla. Una bambina che abbia avuto il morbillo a otto anni è immune tutta la vita. Una bambina che sia stata vaccinata è immune per solo pochi anni. Può ammalarsi di morbillo quando è incinta. Non può passare a suo figlio nessun anticorpo contro il morbillo, né attraverso la placenta né attraverso il latte materno. Suo figlio quindi potrà ammalarsi di morbillo quando ha sei mesi cioè quando è veramente pericoloso. La vaccinazione contro il morbillo non ha nessun senso, anche quando va tutto bene è dannosa. A volte non va bene. E mai morto qualcuno per questa vaccinazione? Si, è morto Emiliano a Padova nel 2010 e fu il dottor Miedico che riuscì a dimostrare la correlazione ottenendo che i reperti automatici fossero congelati e non conservati formaldeide. Grazie a questo fu possibile dimostrare la inoppugnabile correlazione, e in seguito a questo Miedico è stato radiato dall’Ordine dei Medici. Negli Stati Uniti di vaccinati, esattamente come bambini vaccinati sono state vittime di polio in tutto il mondo. In alcuni casi è stato il vaccino stesso a scatenare la malattia: il virus che avrebbe dovuto essere attenuato aveva aumentato la sua violenza. Nel 1993 un centinaio di infermiere negli ospedali di Parigi vaccinate contro la tubercolosi si sono ritrovate con la tubercolosi. Nel 1957 l’anno successivo all’inizio della vaccinazione antipolio nella sola Francia i casi polio sono stati 4000. Il dogma che sono stati vaccini affermare grandi epidemie è vero o no?

Abbiamo cominciato a cercare. Abbiamo consultato libri difficilmente reperibili, ricoperti di statistiche inoppugnabili, con cui abbiamo ricostruito il vero andamento delle grandi epidemie.

A sconfiggere le grandi epidemie è stata la modificazione della vita: le fogne, l’acqua corrente, i salari più alti che hanno permesso nei quartieri operai un’architettura che non prevedesse gente ammassata in tuguri fatiscenti senza zone verdi. Il fatto che l’orario di lavoro non potesse superare le 40 ore la settimana ha permesso ore di libertà in cui il sole poteva colpire la pelle di minatori e operai e la vitamina D poteva formarsi grazie al sole. Il vaiolo non è stato fermato dalla vaccinazione, le ultime due terrificanti epidemie sono in India negli anni ‘50 su una popolazione molto vaccinata. Quello che ha fermato il vaiolo è la pratica della quarantena e il miglioramento delle condizioni igienico sociali. Secondo la definizione, il vaccino è un farmaco biologico grazie al quale causando una malattia lieve si evita una malattia ben più grave. Si evita per quanto tempo? Nessuno lo spiega e tutti hanno l’impressione che la protezione data dal vaccino sia a vita. Invece è limitata nel tempo. Quanto? Non si sa. Nessuno si prende il disturbo di misurare gli anticorpi. Se i vaccini fossero sicuri ed efficaci, solamente un irragionevole e un asociale potrebbe rifiutarli, tanto più che, come era scritto ovunque, sia sui nostri libri che altrove, è stato grazie ai vaccini che sono scomparse le grandi epidemie, che la mortalità infantile è crollata. Davanti a un risultato così grandioso, poteva valere la pena di mettere in conto qualche trascurabile effetto collaterale. Quando mi sono laureata non mi sono posta il dubbio se l’affermazione che erano stati i vaccini a estinguere grandi malattie fosse vera o falsa. Era evidente che era vera. Le grandi epidemie non esistevano più. Le grandi epidemie sono state talmente tragiche che, ovviamente, sono finite anche nella letteratura. L’infinita tragedia dell’epidemia di peste del 1300 raccontata da Boccaccio, mentre la peste del 1600 è stata raccontata da Manzoni. La Peste di Camus racconta dell’epidemia per antonomasia, che diventa metafora di ogni orrore nel mondo. Moltissimi racconti sono ambientati durante epidemie di colera, da Il velo dipinto di W. S. Maugham a L’amore ai tempi del colera di G. G. Marquez. La scarlattina ha soppresso innumerevoli vite. Tutti noi porteremo nel cuore la piccola Beth di Piccole donne. Quindi noi oggi non moriamo più di peste, di colera e di scarlattina grazie alle vaccinazioni di massa. In effetti nessuno di noi è vaccinato contro la peste, contro il colera, contro la scarlattina. Queste malattie non sono più una tragedia grazie al miglioramento delle condizioni di vita: fogne, acqua corrente, salari decenti e quindi miglioramento dell’alimentazione, urbanistica dei quartieri operai che ha eliminato la sovrappolazione di alloggi fatiscenti, allontanamento quotidiano della spazzatura dai luoghi di vita con conseguente crollo del numero di ratti e insetti, divieto di accesso al lavoro al di sotto dei 14 anni, divieto di permanenza nei posti di lavoro per più di 10 ore al giorno, obbligo di almeno un giorno libero alla settimana. Affermare che le grandi epidemie non ci sono più perché esistono i vaccini è un esempio perfetto di pensiero ascientifico e analogico. Dai tempi delle grandi epidemie ad oggi si sono modificati innumerevoli parametri, si sono modificati i parametri fondamentali: quelli che modificano il nostro sistema immunitario. Quando i vaccini sono arrivati tutte le grandi malattie si stavano estinguendo, come dimostrano le vere statistiche, esattamente come si è estinta la peste. I bambini hanno bisogno di avere un sistema immunitario forte. Per poter avere un sistema immunitario forte gli ingredienti sono: allattamento materno, almeno 12 o 24 mesi, vivere in un ambiente sereno, avere cibo di qualità, protetto dal punto di vista igienico, poter stare molte ore all’aria aperta, respirare aria pulita.

 

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