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Home›Generale›Relazioni umane.

Relazioni umane.

By Silvana De Mari
2 Giugno 2020
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La coscienza è un fenomeno interpersonale. Questa astrusa frase vuol dire che noi cambiamo secondo cosa pensano di noi le persone che ci circondano. Le persone con personalità molto forte, con pratiche di consapevolezza esercitate per anni, riescono a sottrarsi a questa regola. Tutti gli altri no. Se una donna latra a un uomo che è un irresponsabile, aumenta la sua irresponsabilità. Se un uomo urla a una donna che è inaffidabile, aumenta la sua inaffidabilità. In realtà nessun uomo è completamente irresponsabile e nessuna donna è completamente inaffidabile. Urlando insulti aumentiamo le caratteristiche negative dell’altro. Anche solo se li insulti li mormoriamo. Anche solo se li pensiamo nella nostra testa, perché trasmetteremo il concetto con linguaggio non verbale.

L’essere umano quindi è un essere sociale obbligato. Madre natura, che è un’arcigna megera, per essere assolutamente certa che nessun essere umano faccia la scempiaggine di starsene per conto suo, ci ha fatto assolutamente inabili, con degli artigli risibili e delle zanne ancora più risibili dei risibili artigli. Un uomo solo isolato in mezzo a un bosco senza strumenti è praticamente morto. Potrà rimandare la sua morte di qualche ora mangiando mirtilli, non è escluso che a sassate riesca a uccidere un quantitativo di vermi sufficienti ad arrivare ai grammi di proteine necessarie, ma avrebbe problemi a superare l’inverno. Dato che madre natura non gioca a dadi, vale a dire che segue linee logiche e sensate, il fatto di non poter sopravvivere fisicamente senza gli altri, si accompagna all’impossibilità di sopravvivere anche mentalmente. Possono vivere isolati dagli altri solo individui con particolari straordinari supporti. Si può trattare di un supporto mentale, per esempio la formidabile religiosità dell’eremita e dell’anacoreta, può trattarsi del calendario tenuto da Robinson Crusoe o dalle conversazioni col pallone tenute dal naufrago del film Cast Away. In condizioni di isolamento sociale, la mente umana si disgrega, la coscienza si disgrega. Queste per questo motivo la cella di isolamento può essere una punizione addirittura più grave della tortura. D’accordo, dipende dalle torture, ma la cella di isolamento può portare alla perdita dell’identità. Una perdita della coscienza e dell’identità noi l’abbiamo dalla totale scomparsa dei rapporti sociali. Questa è la situazione del barbone, termine molto duro con cui si indica una situazione molto particolare. Barbone e mendicante non sono sinonimi. Mendicante indica una persona che mendica, che potrebbe avere, anzi che spesso ha, una rete sociale familiare. Tra le persone che mendicano ci sono gli appartenenti ai campi rom, che hanno una forte struttura sociale, purtroppo dato che si tratta di una struttura sociale che tende più a incamerare e a proteggere. Un secondo gruppo sono i nigeriani, strutturati da una mafia precisa, a volte accompagnati sul luogo di lavoro tutte le mattine con appositi autoveicoli. Un terzo gruppo è costituito dall’uomo e dalla donna che hanno perso il lavoro, che hanno perso la casa, che dormono in macchina e che con gli occhi bassi ti chiedono se qualcosa. Il mendicante ha perso ogni rete sociale, e di conseguenza ha una disgregazione della coscienza. A volte si scopre che i mendicanti muoiono con migliaia di euro in monetine sotto il giaciglio. Non è un segno di avarizia ma di incapacità mentale a riconvertire il denaro ricevuto in banali generi di conforto. Sarebbe meglio, quando si vede un mendicante, mentre gli fisicamente in mano il panino e la bottiglietta dell’acqua. La perdita di socialità può essere totale, naufrago, mendicante, oppure supportata da surrogati di comunicazione: questa è la condizione dell’astronauta, dello speleologo, del navigatore solitario attuale. Quello di mezzo secolo fa se ne andava in giro veramente da solo, ma aveva a tenergli compagnia i suoi libri, oltre che le mappe e la meta, quindi non era un isolato, rischiava il naufragio, non l’equilibrio mentale. La nostra epoca ha creato un tipo particolare di perdita delle relazioni umane: lo schermo. Con l’acronimo GAFA si indica l’insieme di Google, Apple, Facebook, Amazon. Queste quattro società non tendono solo al denaro, denaro a fiumi, tendono anche al controllo. Il loro scopo è creare un’infernale distopia dove le persone siano dissociate dalla realtà e concentrate sullo schermo. La pornografia uccide la sessualità. Chi è abituato allo schermo non è più in grado di relazionarsi con una persona vera. La Svezia, paese della libertà e regno del porno, è costituita da una popolazione dove più del 50% degli uomini e delle donne vivono soli e dove più del 25% delle donne che diventano madri lo fa con sperma comprato su Internet. Per distruggere un popolo occorre fare le operazioni: primo tagliare le radici, convincendo quel popolo che i suoi antenati, la sua religione e la sua storia sono malvagi, e, secondo, isolarne gli individui.

Dato che madre natura segue linee logiche, ci ha creato non solo in grado di vivere in mezzo agli altri, ma dipendenti degli altri. Il nostro corpo ha bisogno degli altri: da soli non siamo in grado di procurarsi cibo, acqua, riparo. La nostra mente ha bisogno degli altri, e dallo sguardo dell’altro capisco che sono, e col confronto con l’altro e imparo cosa posso essere. Il nostro sistema immunitario ha bisogno degli altri, ha bisogno di loro virus, dei loro batteri. Meglio che non siano troppi: onestamente non è consigliabile bere che altro e mangiare con le sue posate. Questi batteri però non dovevo neanche essere troppo  pochi. Vivere in camere sterili non ci va bene. Il nostro sistema immunitario ha bisogno di nemici con cui combattere. Isolamento sociale che, in una fase dove non è più necessario, continua essere imposto a una popolazione terrorizzata, o dal virus o dalle multe, è assolutamente distruttiva. Distruggerà le menti, distruggerà i corpi. Distruggerà i sistemi immunitari.

Ai bambini è stato rubata l’infanzia. Molti sono fobici, terrorizzati dall’idea di andare in strada, terrorizzati dal virus e di notte li aspetta sotto il letto, luogo da sempre riservato ai mostri. Molti, un terzo circa, hanno perso le lezioni, in quanto non disponevano più computer o di una rete a cui attaccarlo.

Ragazzi hanno osato incontrarsi nelle strade, e non il normale incontro delle persone vive che oggi viene chiamato con un orrido spagnolismo movida. Sono stati criminalizzati come gli ultimi degli assassini. Non esiste più un’ emergenza epidemia. Con antinfiammatori, immunomodulanti, la vecchia idrossiclorichina, l’eparina e se proprio necessario il plasma, la malattia guarisce casa. Abbiamo le rianimazioni vuote. Abbiamo gli ospedali vuoti. Eppure si continuano a criminalizzare le relazioni umane. I centri sociali hanno scatenato una gazzarra incredibile a Milano, chiedendo le dimissioni del governatore Fontana. Ammassati gli unì contro gli altri sono stati fissati dai poliziotti e non si sono permessi intervenire. Poliziotti intervengono come belve su chi ha la mascherina abbassata e su chi osa protestare contro questo governo, inflessibile contro i deboli, e cala le braghe davanti ceti sociali come ha calato le braghe davanti alla violenza nelle carceri, cui ha risposto scarcerando anche gli assassini.

Una vera epidemia mal curata all’inizio ed esasperata in terrorismo sanitario ha annientato i rapporti umani, ha permesso che fossero vietati. Il GAFA sentitamente ringrazia. In questi mesi i suoi profitti sono volati. La gente ha imparato conprare su Amazon, la gente ha imparato a guardare serie televisive, la gente ha imparato a guardare porno, la gente ha disimparato ad avere rapporti sociali. mangiare a una tavola apparecchiata uno di fronte all’altro è considerato un criticità.  L’Eucarestia è stat vietata persino a Pasqua. Tutti abbiamo imparato strada ad avere paura della polizia, cui stanno per aggiungersi 60000 graziosi aiutanti. E se abbiamo una mascherina messa male? Il 20% delle famiglie italiane è già sul lastrico. Non possiamo permetterci anche multe. Meglio rinunciare ai rapporti umani. Tanto ce n’è Neflix. Tenetevi stretti i rapporti una umani. È l’unica cosa che abbia un valore. Spegnete la televisione, spegnete computer, buttate il cellulare. Cercate qualcuno con cui scambiare due chiacchiere. Mettetevi sul tetto sotto un telone, così che i 60.000 volenterosi osservatori di Boccia, non possano vedervi e i droni non possano denunciarvi.

 

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Silvana De Mari

Nell’ora dell’inganno universale dire la verità è un atto rivoluzionario. (G. Orwell)

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