Tre anni di straordinaria follia puntata 2
I primi due casi positivi al Covid-19 in Italia ufficialmente sono del 30/01/2020. Secondo la falsa narrazione ufficiale il contagio comincia qui. In realtà, lo ripeto perché questo è fondamentale, il virus circolava dall’autunno del 2019. Ha circolato ottobre, novembre, dicembre (il nostro ultimo Natale da uomini liberi) e gennaio senza che nessuna chiusura fisse fatta e senza che aumentassero i dati Istat sulla mortalità. Le cure sono state affidate ai medici, come sempre. Hanno notato polmoniti interstiziali particolari e le hanno curate come sempre, con antibiotico e cortisone. La moralità ha flagellato quasi essenzialmente anziani con patologie pregresse. Molti sono guariti, molti sono morti, ma sono morti da esseri umani e non da cani. Hanno avuto diritto a qualcuno che teneva loro la mano mentre morivano. Hanno avuto diritto all’estrema unzione e a un funerale. Il primo febbraio è scritto sulla Gazzetta ufficiale che si prevedono 6 mesi di emergenza. Il 2 febbraio il Dottor Burioni dichiara con assoluta certezza che il virus non sta circolando. Noto l’assoluta incapacità di molti soggetti all’uso del congiuntivo del condizionale. Sanno usare solo l’ indicativo, il che indica non solo mancanze grammaticali, ma cognitive: manca l’ipotesi del dubbio, base del pensiero scientifico, anzi, base del pensiero in generale. Il 5 febbraio 2020 con decreto del capo Dipartimento della Protezione civile numero 371 è istituito il CTS, che decide tutto. In maggioranza si tratta di medici molto politicizzati, inseriti in strutture burocratiche, e pochi altri esperti. In cambio di pingui stipendi, il CTS decide tutto, ma non si assume la responsabilità di niente, e permette alla politica di ammantarsi di scienza per poter distruggere non solo l’economia, ma abolire leggi e costituzione, accartocciate come carta straccia, impedire cure, vietarle, intralciarle, imporne altre. Ogni epidemia precedente si è fermata perché i medici hanno agito sul campo trasmettendosi notizie. Ora tutti sono imbrigliati. Il CTS quindi è quello che prende tutte le decisioni, incluso quindi il ridicolo balletto della prima parte di febbraio: abbraccia un cinese, mangia l’involtino primavera? Chi è il responsabile dello sperpero di denaro pubblico in un rassicurante spot voluto dal ministro Speranza che spiega quanto la malattia sia poco contagiosa? Conte Giuseppe dichiara tronfio in televisione che siamo pronti, abbiamo tutto. Non avevamo un accidente di niente. Mi telefonavano a marzo le caposala chiedendomi di scrivere articoli: nei reparti di infettivi non c’era amuchina. Se qualcosa avevamo, lo abbiamo dato via. Il 15 febbraio Di Maio Gigino regala tonnellate di mascherine, protezioni e amuchina alla Cina. Il lato divertente è che noi eravamo carenti e che sul 99,9 % degli oggetti in questione è stampigliata la dicitura made in China. Il 25febbraio il professor Didier Raoult, direttore dell’Istituto ospedaliero universitario Méditerranée Infection di Marsiglia, propone di usare la stessa idrossiclorochina usata per curare la SARS del 2003, altra affezione causata da un coronavirus di pipistrello (ingegnerizzato?) scappato sempre dalla stessa cittadina cinese di Whuan, celebre per il mercato del pesce e putacaso sede di un laboratorio militare dove si ingegnerizzano i coronavirus di pipistrello. In Cina usano idrossiclorochina, 500 mg di clorochina al giorno, per 10 giorni, e vitamina C, con ottimi risultati. Già a metà febbraio del 2020 i cinesi annunciano che hanno iniziato uno studio con infusione di dosi massicce di vit. C per la cura di pazienti malati di Covid. Poco tempo dopo il New York Post pubblica la notizia che alcuni ospedali di New York iniziano a curare i pazienti di Coronavirus con la vitamina C. Il dottor Andrew G. Weber, pneumologo specializzato in medicina di emergenza presso due ospedali di Long Island, dichiara che i pazienti di Coronavirus in terapia intensiva ricevono immediatamente 1500 mg. di vit.C per endovena. Il protocollo è basato su un trattamento sperimentale utilizzato in Cina. I pazienti che hanno ricevuto la vit. C dice il dottor Weber, stanno molto meglio di quelli che non l’hanno ricevuta. Appena si diffonde la notizia, Enrico Mentana sul suo quotidiano online sentenzia “ La cura con la vitaina C contro il Coronavirus funziona? Non proprio” L’Istituto auxologico italiano lo cataloga come bufala, la Repubblica: “La bufala della Vit. C”. L’esperto: nessuna evidenza, il fatto elementare “ La vitamina C non protegge dal Coronavirus. La parola “bufala” ricorre in tutti gli interventi. Basta usare questo termine e non c’è bisogno di dimostrare niente. Articoli analoghi sono usciti in tutto il mondo in contemporanea: chiaramente un’azione concertata, diretta dall’alto. Così l’opzione della vitamina C come coadiuvante per la cura del Covid è stata accantonata sul nascere. La vitamina C endovena è un presidio fondamentale in molte malattie virali , incluso il morbillo inclusa la poliomielite. Un studio indiano evidenzia come la somministrazione di vitamina C endovena a infusione continua permette la guarigione rapida e senza reliquati della poliomielite. Analoga storia per la Vitamina D: nel settembre 2020 compare uno studio dell’Università di Boston che indica che la vit. D riduce il rischio di complicanze e morte per Covid-19. Riduzione del rischio di contrarre la malattia del 54%. Uno studio effettuato su 500 malati in un ospedale di Barcellona indica una riduzione della mortalità del 60% e ha anche rilevato che i malati di coronavirus trattati con dosi di vitamina D avevano l’80% in meno di probabilità di richiedere un trattamento in terapia intensiva. Anche l’Italia conferma i risultati, da una ricerca condotta dall’Università di Padova risulta i decessi e i ricoveri in intensiva calano dell’80%. In un articolo comparso su “Il Giornale” i medici dichiarano che il Ministero della Salute non li ascolta. In realtà il Ministro Speranza mette direttamente la vitamina D fra le fake news dichiarando che non ci sono evidenze scientifiche che la vitamina D svolga un ruolo nella protezione dall’infezione da nuovo Coronavirus. Nel frattempo l’Aifa ricorda che per avere la vitamina D è necessaria la prescrizione medica e dà un giro di vite sulle prescrizioni mettendo uno stop alle ricette per chi non abbia una precisa malattia. Mentre a noi il Ministero della Salute racconta che quella sulla vitamina D è una fake news, ai nostri militari viene caldamente consigliato di assumere proprio vitamina C e vitamina D contro il Covid. Circolare del 18 marzo 2020 indirizzata al Reggimento Carabinieri Paracadutisti in cui, fra l’altro è scritto che è consigliabile l’assunzione giornaliera di vitamina C, è consigliabile l’assunzione giornaliera di vitamina D. Tale vitamina mitiga il processo infiammatorio alla base della malattia da Covid-19. Quindi fin dall’inizio sapevano che la vitamina D è utile contro il Covid, ma a noi raccontano che si tratta di fake news. L’idrossiclorochina è già stata usata con grande successo contro un coronavirus, la vitamina C è da sempre un caposaldo nella terapia delle affezioni respiratorie, la vitamina D ha una duplice funzione, potenzia il sistema immunitario e blocca l’interleuchina che scatena la cascata di citochine che causa il disastro nella covid 19. A fine febbraio, dopo aver rassicurato la popolazione e trattato da isterici razzisti i preoccupati, arriva la circolare di Speranza ai medici di famiglia. C’è una nuova infezione virale e non conosciamo la cura. Isolate i malati, non andate a visitarli, non fate autopsie. L’infezione è nuova, e anche ingegnerizzata, come dichiarerà il premio Nobel Montagnier, gigante della medicina, trattata da mentecatto da un esercito di gnomi del pensiero oltre che della decenza e dell’etica. Sarà pure nuovo, ma viene comunque dalla terra, ci sono i presidi che già funzionano contro i coronavirus. Non conoscono la cura? I magnifici iperpagati del CTS non hanno mai sentito parlare di Didier Raoult, di vitamina C e di clorochina? Che c’è stata una SARS 1 nel 2003 lo sanno? Sanno come è stata curata?
I primi due casi positivi al Covid-19 in Italia ufficialmente sono del 30/01/2020. Secondo la falsa narrazione ufficiale il contagio comincia qui. In realtà, lo ripeto perché questo è fondamentale, il virus circolava dall’autunno del 2019. Ha circolato ottobre, novembre, dicembre (il nostro ultimo Natale da uomini liberi) e gennaio senza che nessuna chiusura fisse fatta e senza che aumentassero i dati Istat sulla mortalità. Le cure sono state affidate ai medici, come sempre. Hanno notato polmoniti interstiziali particolari e le hanno curate come sempre, con antibiotico e cortisone. La moralità ha flagellato quasi essenzialmente anziani con patologie pregresse. Molti sono guariti, molti sono morti, ma sono morti da esseri umani e non da cani. Hanno avuto diritto a qualcuno che teneva loro la mano mentre morivano. Hanno avuto diritto all’estrema unzione e a un funerale. Il primo febbraio è scritto sulla Gazzetta ufficiale che si prevedono 6 mesi di emergenza. Il 2 febbraio il Dottor Burioni dichiara con assoluta certezza che il virus non sta circolando. Noto l’assoluta incapacità di molti soggetti all’uso del congiuntivo del condizionale. Sanno usare solo l’ indicativo, il che indica non solo mancanze grammaticali, ma cognitive: manca l’ipotesi del dubbio, base del pensiero scientifico, anzi, base del pensiero in generale. Il 5 febbraio 2020 con decreto del capo Dipartimento della Protezione civile numero 371 è istituito il CTS, che decide tutto. In maggioranza si tratta di medici molto politicizzati, inseriti in strutture burocratiche, e pochi altri esperti. In cambio di pingui stipendi, il CTS decide tutto, ma non si assume la responsabilità di niente, e permette alla politica di ammantarsi di scienza per poter distruggere non solo l’economia, ma abolire leggi e costituzione, accartocciate come carta straccia, impedire cure, vietarle, intralciarle, imporne altre. Ogni epidemia precedente si è fermata perché i medici hanno agito sul campo trasmettendosi notizie. Ora tutti sono imbrigliati. Il CTS quindi è quello che prende tutte le decisioni, incluso quindi il ridicolo balletto della prima parte di febbraio: abbraccia un cinese, mangia l’involtino primavera? Chi è il responsabile dello sperpero di denaro pubblico in un rassicurante spot voluto dal ministro Speranza che spiega quanto la malattia sia poco contagiosa? Conte Giuseppe dichiara tronfio in televisione che siamo pronti, abbiamo tutto. Non avevamo un accidente di niente. Mi telefonavano a marzo le caposala chiedendomi di scrivere articoli: nei reparti di infettivi non c’era amuchina. Se qualcosa avevamo, lo abbiamo dato via. Il 15 febbraio Di Maio Gigino regala tonnellate di mascherine, protezioni e amuchina alla Cina. Il lato divertente è che noi eravamo carenti e che sul 99,9 % degli oggetti in questione è stampigliata la dicitura made in China. Il 25febbraio il professor Didier Raoult, direttore dell’Istituto ospedaliero universitario Méditerranée Infection di Marsiglia, propone di usare la stessa idrossiclorochina usata per curare la SARS del 2003, altra affezione causata da un coronavirus di pipistrello (ingegnerizzato?) scappato sempre dalla stessa cittadina cinese di Whuan, celebre per il mercato del pesce e putacaso sede di un laboratorio militare dove si ingegnerizzano i coronavirus di pipistrello. In Cina usano idrossiclorochina, 500 mg di clorochina al giorno, per 10 giorni, e vitamina C, con ottimi risultati. Già a metà febbraio del 2020 i cinesi annunciano che hanno iniziato uno studio con infusione di dosi massicce di vit. C per la cura di pazienti malati di Covid. Poco tempo dopo il New York Post pubblica la notizia che alcuni ospedali di New York iniziano a curare i pazienti di Coronavirus con la vitamina C. Il dottor Andrew G. Weber, pneumologo specializzato in medicina di emergenza presso due ospedali di Long Island, dichiara che i pazienti di Coronavirus in terapia intensiva ricevono immediatamente 1500 mg. di vit.C per endovena. Il protocollo è basato su un trattamento sperimentale utilizzato in Cina. I pazienti che hanno ricevuto la vit. C dice il dottor Weber, stanno molto meglio di quelli che non l’hanno ricevuta. Appena si diffonde la notizia, Enrico Mentana sul suo quotidiano online sentenzia “ La cura con la vitaina C contro il Coronavirus funziona? Non proprio” L’Istituto auxologico italiano lo cataloga come bufala, la Repubblica: “La bufala della Vit. C”. L’esperto: nessuna evidenza, il fatto elementare “ La vitamina C non protegge dal Coronavirus. La parola “bufala” ricorre in tutti gli interventi. Basta usare questo termine e non c’è bisogno di dimostrare niente. Articoli analoghi sono usciti in tutto il mondo in contemporanea: chiaramente un’azione concertata, diretta dall’alto. Così l’opzione della vitamina C come coadiuvante per la cura del Covid è stata accantonata sul nascere. La vitamina C endovena è un presidio fondamentale in molte malattie virali , incluso il morbillo inclusa la poliomielite. Un studio indiano evidenzia come la somministrazione di vitamina C endovena a infusione continua permette la guarigione rapida e senza reliquati della poliomielite. Analoga storia per la Vitamina D: nel settembre 2020 compare uno studio dell’Università di Boston che indica che la vit. D riduce il rischio di complicanze e morte per Covid-19. Riduzione del rischio di contrarre la malattia del 54%. Uno studio effettuato su 500 malati in un ospedale di Barcellona indica una riduzione della mortalità del 60% e ha anche rilevato che i malati di coronavirus trattati con dosi di vitamina D avevano l’80% in meno di probabilità di richiedere un trattamento in terapia intensiva. Anche l’Italia conferma i risultati, da una ricerca condotta dall’Università di Padova risulta i decessi e i ricoveri in intensiva calano dell’80%. In un articolo comparso su “Il Giornale” i medici dichiarano che il Ministero della Salute non li ascolta. In realtà il Ministro Speranza mette direttamente la vitamina D fra le fake news dichiarando che non ci sono evidenze scientifiche che la vitamina D svolga un ruolo nella protezione dall’infezione da nuovo Coronavirus. Nel frattempo l’Aifa ricorda che per avere la vitamina D è necessaria la prescrizione medica e dà un giro di vite sulle prescrizioni mettendo uno stop alle ricette per chi non abbia una precisa malattia. Mentre a noi il Ministero della Salute racconta che quella sulla vitamina D è una fake news, ai nostri militari viene caldamente consigliato di assumere proprio vitamina C e vitamina D contro il Covid. Circolare del 18 marzo 2020 indirizzata al Reggimento Carabinieri Paracadutisti in cui, fra l’altro è scritto che è consigliabile l’assunzione giornaliera di vitamina C, è consigliabile l’assunzione giornaliera di vitamina D. Tale vitamina mitiga il processo infiammatorio alla base della malattia da Covid-19. Quindi fin dall’inizio sapevano che la vitamina D è utile contro il Covid, ma a noi raccontano che si tratta di fake news. L’idrossiclorochina è già stata usata con grande successo contro un coronavirus, la vitamina C è da sempre un caposaldo nella terapia delle affezioni respiratorie, la vitamina D ha una duplice funzione, potenzia il sistema immunitario e blocca l’interleuchina che scatena la cascata di citochine che causa il disastro nella covid 19. A fine febbraio, dopo aver rassicurato la popolazione e trattato da isterici razzisti i preoccupati, arriva la circolare di Speranza ai medici di famiglia. C’è una nuova infezione virale e non conosciamo la cura. Isolate i malati, non andate a visitarli, non fate autopsie. L’infezione è nuova, e anche ingegnerizzata, come dichiarerà il premio Nobel Montagnier, gigante della medicina, trattata da mentecatto da un esercito di gnomi del pensiero oltre che della decenza e dell’etica. Sarà pure nuovo, ma viene comunque dalla terra, ci sono i presidi che già funzionano contro i coronavirus. Non conoscono la cura? I magnifici iperpagati del CTS non hanno mai sentito parlare di Didier Raoult, di vitamina C e di clorochina? Che c’è stata una SARS 1 nel 2003 lo sanno? Sanno come è stata curata?