appendere per i piedi
“Vi abbiamo già appeso per i piedi” è la frase pronunciata in consiglio comunale a Genova dall’esponente del partito cosiddetto democratico Claudio Chiarotti. L’impavido fanciullo ha fatto quindi riferimento alla indecente esecuzione di Benito Mussolini e della sua amante Claretta Petacci, che a quanto mi risulta era una giovane donna che non aveva mai torto un capello a nessuno. Sulla morte di Mussolini, sulle sevizie che lui e la Petacci hanno forse subito, sulla reale dinamica degli eventi che non sarebbe quella raccontata, sono già stati scritti libri. Se sulla morte di Mussolini ci sarebbe molto da dire, sulla morte di Claretta l’unica cosa da dire è che è stata uno schifo immondo: l’assassinio, molto probabilmente preceduto da sevizie , di una innocente è uno schifo immondo e non c’è altro da dire. L’episodio, il brutale assassinio senza processo di un uomo responsabile di molte colpe e di una donna innocente, ha condannato a morte una innocente e ha tolto il diritto al processo non solo all’uomo, ma anche al popolo che è stato vittima di quest’uomo. Assassinare brutalmente levando il diritto al processo, come rivendica l’esponente del partito cosiddetto democratico, è un gesto da dittatore. Ogni creatura umana deve avere diritto a un processo, ognuno deve poter dire la propria. Ognuno deve poter far ascoltare la propria voce. L’esponente del partito che si definisce democratico per motivi sempre più oscuri, usa il noi. È convinto di avere 115 anni? E soprattutto è convinto che siano stati i partigiani italiani a vincere Mussolini? Sono stati gli anglo americani: i partigiani che hanno assassinato Mussolini si sono avventati su un uomo che, dopo aver dichiarato che non si indietreggia mai, era in fuga, in fuga appunto davanti agli eserciti anglo-americani. L’esponente PD usa però il noi. Fa parte del gruppo? Fa comunque parte dello stesso gruppo? Magari è nato dopo, ma è comunque dello stesso gruppo? Allora perché non andiamo a chiedere a lui conto dell’oro di Dongo? Mussolini stava scappando portando con sé le riserve auree della repubblica di Salò, dicono le malelingue. Sicuramente sapeva dove erano. Quelle riserve auree dovevano appartenere al popolo italiano. Che fine hanno fatto? Secondo le malelingue al Partito Comunista, che quindi le ha rubate al popolo italiano. Ora questo tizio usa il noi. E uno di loro. È uno di quelli che hanno impiccato Mussolini per i piedi. Possiamo andare a chiedere a lui i quattrini? Possiamo anche chiedergli come ha potuto fare un’operazione così immonda come l’assassinio di Claretta Petacci, e pretendiamo che ci risponda. Sarei stata molto più fiera del mio paese e della mia democrazia se la storia di questo paese di questa democrazia fosse cominciata con un processo e non con un linciaggio indecente. Chi parla di questo linciaggio indecente con fierezza non dovrebbe poter occuparsi di politica.
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