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Home›Generale›Re magi a Kiev per il suicidio assisitito del popolo ucraino.

Re magi a Kiev per il suicidio assisitito del popolo ucraino.

By Silvana De Mari
24 Giugno 2022
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Come tre tenerissimi re Magi Scholz, Macron e Draghi sono partiti per l’Ucraina a portare in dono al nuovo Messia Zelensky armi, denaro e propaganda, dubbi doni a un popolo massacrato, che così potrà andare verso la distruzione totale. La guerra si sarebbe potuta evitare se fossero stati presi in considerazione gli accordi di Minsk. I civili più clamorosamente massacrati sono quelli del Donbass contro cui l’esercito ucraino stava sparando dal 2014, e contro cui sta sparando ora, ma anche tutto il resto della popolazione non se la cava benissimo. I Magi sono andati in treno, giulivi e sorridenti come scolaretti in gita scolastica, e ci hanno fatto il dono di numerose foto. Il tedesco è temprato dalla sua terra spartana, e ha le manche corte, ma i due mediterranei indossano un golfino. A quanti gradi è il condizionatore? Draghi non  porta la mascherina, ma in Italia è obbligatoria sui treni, i nostri magnifici treni a 45 gradi, come i deserti della terre dei Magi. È obbligatoria per rompere l’anima agli  italiani o è obbligatoria perché ritenuta utile per contrastare una malattia, la SARS 2 covid 19, per la quale i cosiddetti vaccini non danno immunità? La legge è uguale per tutti è la strana frase che campeggia nei tribunali dove periodicamente mi processano. Dovrebbe essere una regola intuitiva della giustizia. Le regole sono uguali per tutti è il primo punto di qualsiasi regolamento sanitario. Quando si entra in sala operatoria occorre indossare  berretto e mascherina, non è che per il primario questa regola non vale. Le foto di Draghi e Bianchi, rispettivamente capo di un governo e ministro dell’istruzione ( le minuscole non sono un refuso), senza mascherina in mezzo a insegnanti e scolari con mascherina dimostrano che il governo e l’istruzione stanno addestrando il popolo  a essere un popolo di servi e che gli insegnanti, che non hanno tolto la mascherina né l’hanno fatta togliere,  non sono in grado di insegnare né la dignità né il coraggio.  Guardando le foto gli italiani possono apprendere di essere stati presi in giro, e di essere presi in giro anche adesso. Non sono solo gli scolari che devo tenere mascherina, sono anche gli impiegati, sono i parrucchieri, i commessi, personale viaggiante delle ferrovie e innumerevoli persone che possono guardare a le fotografie di Draghi senza mascherina e apprendere che loro sono servi, e Draghi no, e che il vecchio adagio che la legge è uguale per tutti è solo una frasetta scema per imbrattare i muri dei tribunali. La mascherina non è una regola sanitaria: in questo caso sarebbe obbligatoria per tutti. È una maniera aperta, come già spiegato dal ministro Bianchi, di educare, educare ad essere servi.

I tre re magi e soprattutto il nostro hanno portato in dono armi per gli ucraini così da determinare il loro suicidio assistito e disprezzo per la Russia, il che vuol dire l’annientamento completo dell’Italia  dal punto di vista economico, le sanzioni annientano noi, non la Russia. La Russia ha il 3 % del PIL mondiale, Stati Uniti Canada, Europa ne hanno circa il 50 %, ma è un PIL fatto di internet, social, saloni di parrucchiere, Hollywood, palestre, moda, alta moda, mostre di fiori, case farmaceutiche e vaccini, tanti vaccini, tecnologia, informatica, cellulari, tanti cellulari, tutte cose basate sul denaro.  Il PIL della Russia è basato su grano e gas. È possibile stampare denaro, non è possibile stampare grano o gas. È possibile che Draghi non ci arrivi? Una buona parte delle armi che i magi hanno portato non stanno arrivando all’esercito ucraino ma stanno finendo in mano a gruppi terroristici, che potranno rilanciare la guerra in eterno anche dopo l’eventuale armistizio, così da trasformare veramente l’Ucraina in una landa desolata. L’ Ucraina  ha 44 milioni di abitanti, è importante dal punto di vista agricolo, importante anche dal punto di vista delle ricchezze di materie prime. Importante. Molto importante. Le sue ricchezze sono comunque l’uno o il due per cento delle ricchezze mondiali, non di più. L’Ucraina quindi è anche un’ottima scusa per far crollare le derrate alimentari e le forniture di materie prime così da far aumentare i prezzi e annientare la produzione, immiserire l’Africa e moltiplicare i migranti africani che arriveranno in Italia e solo in Italia.  La guerra in Ucraina, ci hanno spiegato i tre re magi, è quel meraviglioso conflitto che avrebbe riunito l’Europa come  un solo uomo a favore della giustizia, bizzarro termine con cui si indica il massacro sistematico delle popolazioni russofone del Donbass. Ci hanno spiegato che l’esercito russo era una specie di armata Brancaleone, qualcuno addirittura  ha detto che aveva messo i suoi soldatini a scavare trincee attorno a Chernobyl così da candidarli alla morte nel giro di pochi mesi. Abbiamo riempito l’ Ucraina di armi, perché potesse difendersi, anzi no perché potesse  sedersi al tavolo delle trattative, anzi no, come già spiegato la nostra spettacolare Ursula, per vincere completamente la guerra. Ci hanno spiegato tutti, e in particolare il  nostro ministro degli esteri, quello che fa la diplomazia insultando Putin con termini da rissa da asilo infantile, che avremmo affondato la Russia nella miseria più abissale così da spingere il popolo a una sana ribellione. Tutti insieme avremmo fatto le sanzioni così da non portare più il gas russo nelle nostre case, condizionatori eroicamente spenti, e questo avrebbe annientato la Russia. In Russia l’ economia sta volando. È la Russia che ha smesso di venderci il suo gas, e in effetti non ha tutti i torti. Perché dare del gas a gente che lo userà per fabbricare armi che poi spareranno addosso ai suoi soldati? La guerra e la finanza funzionano così. Qualcuno deve spiegarlo  ai re Magi, e soprattutto al nostro, gli altri due non sono così sprovveduti. Anche al nostro ministro degli esteri (le minuscole non sono un refuso). Ma la parte più terribile è l’informazione sempre più tragica che arriva dall’esercito ucraino. Contrariamente ai nostri incipriati bambolotti che gridano da vari palchi il loro odio incommensurabile contro il popolo russo, il soldati ucraini non sono così entusiasti di essere mandati in una guerra assurda e chiaramente persa in partenza. Stanno morendo e si stanno arrendendo. I soldati ucraini sul fronte, cioè nel Donbass, non hanno armi: difficile fargliele arrivare visto che il Donbass è ormai chiuso dalle truppe russe. Quelle che mandiamo non arrivano fino a loro, arrivano ai soldati che sono più a occidente perché le usino per bombardare la popolazione civile del Donbass e incarognire ulteriormente  la guerra, prolungare l’agonia, e armare gruppi terroristici, alcuno anche di matrice islamica, perché poi vivacizzino sia l’Ucraina che l’Europa.

Uno dei tre re magi si è appena beccato una sonora batosta elettorale, il suo popolo non è stato così euforico del suo sorridente viaggio in treno, con abbraccio finale al messia ucraino con maglietta mimetica. Le elezioni esistono ancora quindi. E forse vogliono ancora dire qualcosa. Teniamolo presente, perché le sanzioni che distruggono chi le applica e la quarta dose di un siero che è stato inutile in tre dosi con l’esclusione dalla vita dei renitenti e diciottenni che muoiono senza correlazione sono lo stesso concetto: la riduzione di un popolo a malattia e miseria. La guerra in Ucraina invece è la distruzione fisica di un popolo, quello ucraino.

 

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A chi ha, sarà dato.

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Odio: continua la sceneggiata.

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Silvana De Mari

Nell’ora dell’inganno universale dire la verità è un atto rivoluzionario. (G. Orwell)

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