Vescovo

Date a Cesare quello che è di Cesare. Parlateci del mistero immenso dell’Incarnazione invece di versare altra benzina su fuochi già terribili. Mi è stato segnalato un video dove il Vescovo di Manfredonia Franco Moscone proferisce una serie di affermazioni non vere, e termina con l’augurio dello sterminio o almeno la pulizia etnica di 7 milioni di persone, gli israeliani di origine ebraica, come unica possibilità di salvare il mondo: solo dopo la distruzione dello stato di Israele, il mondo potrà conoscere la pace. Il vescovo affronta la questione di Gaza dimostrando un’ignoranza assoluta. Il vescovo riesce a concentrare le più sorprendenti menzogne dell’antisemitismo 2.0. Grazie alle narrazioni distorte come la sua, la parola sionista ha lo stesso valore della parola ebreo della Germania del 1939: una giusta sentenza di morte. Non esistono ebrei innocenti. Non esistono sionisti innocenti, neanche le donne e i bambini: se sono sionisti non sono innocenti e meritano la morte. Il Vescovo afferma che Gaza sarebbe un “campo di concentramento” dal 1947. Nel 1947 Gaza che fino a quel momento era sotto Mandato Britannico è stata assegnata all’Egitto e aveva una popolazione costituita da ebrei e arabi egiziani con una piccola minoranza di cristiani. Il campo di concentramento lo avrebbero fatto gli inglesi o gli egiziani? La frase pronunciata da Vescovo è senza senso. Forse nella sua abissale ignoranza intende il 1967, quando Gaza è stata occupata dagli israeliani. Oppure intende lo stato di Israele, che secondo lui non dovrebbe esistere, e che, visto che esiste, dovrebbe essere distrutto. Alla fine dell’800 intuendo correttamente che l’antisemitismo europeo sta aumentando e rischia di diventare omicida. Theodore Hertz fonda il movimento sionista, per il l’autodeterminazione del popolo ebraico, che ritorna nella terra dei suoi padri. Il motto del sionismo è ”un popolo senza terra per una terra senza un popolo”. La cosiddetta Palestina è praticamente disabitata, desertica a sud, paludosa a nord, e sotto l’impero ottomano. I sionisti comprano la terra, a prezzi carissimi, e con fatiche enormi e grandi perdite per stenti, tubercolosi e malaria riescono a coltivarla e renderla fertile. Portano acqua corrente, fogne, energia elettrica, la mortalità infantile crolla, aumenta il numero degli ebrei per immigrazione, ma anche quella degli arabi che aiutano nei campi. C’è l’impero ottomano: gli ebrei hanno lo stato sociale di dhimmi, infedeli sottomessi. In qualsiasi momento potrebbero essere espropriati delle loro terre. Con la prima guerra mondiale l’impero ottomano crolla, la Siria è divisa in due stati, un piccolo stato sulla cosa cristiano maronita e un grosso stato islamico, la Siria. La Palestina è divisa in due stati, un minuscolo stato costiero, Israele, e un grosso stato islamico. la Giordania. Gli ebrei non sono più Dimmi non possono più essere cacciati. Comincia bestiale e violentissimo il terrorismo contro di loro. Gli arabi riescono a ottenere il blocco della immigrazione. Per evitare disordini gli inglesi impediscono agli ebrei di raggiungere la terra di Israele. Gli ebrei tedeschi non possono scappare in Israele. Hitler sarebbe stato favorevole ad allontanarli fino al 1939, ma moltissimi Stati hanno rifiutato di accogliere gli ebrei tedeschi e soprattutto è stato loro impedito di raggiungere Israele. Sono rimasti a morire. Chiedo al vescovo di cercare su Google le parole “Gaza Hotel e villa con piscina”. Scoprirà che prima del 7 ottobre nel suo campo di concentramento a cielo aperto c’erano hotel anche di lusso e ville con piscina, il suo campo di concentramento nel 1967 quando arrivano gli israeliai ha mezzo milione di abitanti, ora ne ha pi di due milioni. Ha raddoppiato la popolazione negli ultimi 10 anni. Nei campi di concentramento per ebrei la popolazione diminuiva. Nel ’47 Gaza è egiziana. Il 14 maggio del 1948 nasce lo Stato di Israele: il suo fondatore Ben Gurion chiede agli arabi israeliani di fermarsi e costruire insieme uno Stato multietnico. Il 15 maggio viene scatenata contro Israele una guerra mortale da parte di Siria, Iraq, Giordania ed Egitto: viene specificato che è una guerra di sterminio. Una parte degli arabi israeliani si unisce agli eserciti aggressori. I sionisti devono essere cacciati o uccisi. Incredibilmente il piccolo stato ce la fa e sopravvive, conquistando anche qualche terrario così da arrivare a 19000 chilometri quadrati senza una goccia di petrolio, un minuscolo stato che è un’isoletta che galleggia su un infinito mare di odio islamico, dal Marocco all’Indonesia. Come è ovvio che sia, non permette il ritorno di chi si è unito agli eserciti aggressori in una guerra che avrebbe dovuto essere di sterminio: questi sono i profughi palestinesi. Non sono innocenti. Questi profughi palestinesi hanno ricevuto dall’ONU cifre da capogiro, i loro discendenti continuano a riceverle. Sono una dannazione: nessuna nazione islamica vuole ospitarli. La Giordania ha rischiato di essere destabilizzata da loro, e ha scatenato contro di loro azione militare ricordata nome di settembre nero. Il Libano li ha ospitati e ne è stato distrutto. I palestinesi che non hanno sparato contro Israele restano in Israele con pieni diritti civili. In quello stesso 1948 gli ebrei che risiedono in Stati arabi, un milione circa, benché innocenti, sono espulsi da un giorno all’altro dai paesi arabi in cui vivevano da duemila anni. Una pulizia etnica spaventosa che ha interessato anche Gaza: gli ebrei di Gaza sono cacciati, come da tutto l’Egitto, dalla Tunisia, dal Marocco, dalla Libia e da tutti gli altri paesi. Be’, insomma, che problema c’è, è giusto e normale che gli ebrei siano cacciati, l’ebreo ovunque sia è a casa d’ altri. L’espulsione degli ebrei ha causato anche gravi disequilibri, perché i paesi arabi hanno cacciato una minoranza fortemente alfabetizzata con un alto numero di medici, ingegneri, docenti, artigiani che è stato difficile sostituire. Gaza fu annessa all’Egitto fino al 1967, quando venne conquistata da Israele durante la Guerra dei Sei Giorni. Gli israeliani hanno costruito fogne e portato l’acqua corrente e l’elettricità in tutte le case, la mortalità infantile è crollata. A Gaza la mortalità infantile era molto più bassa di quella dell’Egitto a fronte di una scolarizzazione capillare e molto più alta. È questo che il vescovo osa chiamare campo di concentramento. Negli stessi decenni i cristiani maroniti del Libano sono stati massacrati (dai palestinesi), i cristiani perdono Cipro, 10 milioni di profughi induisti sono stati cacciati da Bangladesh, 1971, 2 milioni di morti in Cambogia, un milione di morti in Rwanda, un milione di morti in Sudan, mezzo milione di morti in Siria, 200000 morti in Cecenia, un miione di morti nella guerra tra Iran e Iraq, ho dimenticato gli spiccioli, e soprattutto la persecuzione dei cristiani sempre più grave con pulizie etniche in tutti i paesi arabi. Israele ha sempre dichiarato che avrebbe restituito i territori occupati dopo la Guerra dei Sei giorni, e mantenuti anche dopo la guerra del Kippur, a chi avesse riconosciuto il suo diritto all’esistenza. Quando il Presidente egiziano Sadat ha riconosciuto il diritto all’esistenza di Israele, firmando quindi una pace stabile tra Egitto e Israele, Israele ha restituito il Sinai, ma non ha potuto restituire Gaza perché Sadat non l’ha voluta. A Gaza erano ampiamente presenti i Fratelli Musulmani, associazione integralista che Sadat stava combattendo. Se avesse integrato Gaza nel territorio egiziano rischiava una destabilizzazione. Il vescovo osa dichiarare che a Gaza è un campo di sterminio, dopo il massacro di civili, donne e bambini israeliani del 7 ottobre, dopo la presa di ostaggi non ancora restituiti e mentre spara missili qassam contro Israele. La guerra di Israele è talmente a basso impatto che Israele non è riuscita e ricuperare gli ostaggi né a fermare il lancio di missili che continua tuttora. La popolazione civile sta subendo perdite, ma la maggioranza dei morti sono miliziani di Hamas. Israele avverte sempre dove sta per bombardare, per dare il tempo alla popolazione di mettersi in salvo. Se la popolazione civile avesse accesso ai tunnel che sono rifugi, non avrebbe subito perdite. come accade in ogni guerra, ma questo paragone con lo sterminio nazista è non solo falso, ma anche un esempio della distorsione narrativa che ribalta i ruoli tra vittime e carnefici. Il vescovo suggerisce infine che gli ebrei sono i nuovi nazisti. Suggerire che oggi siano gli ebrei i nuovi nazisti è un’inversione atroce della realtà e permette al cristianesimo di dimenticare che a parte qualche islamico della XIII divisione SS, coloro che hanno sterminato gli ebrei nei campi erano cristiani, in maggioranza protestanti, ma, nonostante la valorosa opposizione al nazismo dei due Papi ad esso contemporanei, i cattolici non sono mancati. Sono i palestinesi i nazisti con intenti genocidari. Non hanno commesso un genocidio degli israeliani per mancanza di possibilità, non certo per mancanza di volontà. Nel frattempo si sono dedicati a quel piccolo campo di sterminio portatile che è l’atto di terrorismo. 1972 un gruppo terroristico palestinese profana i giochi olimpici di Monaco (muoiono 11 atleti israeliani) 1973 attentato palestinese all’aeroporto di Fiumicino (34 morti e 15 feriti) 1970 – 1980 vari dirottamenti aerei ( le lunghe file odierne all’imbarco ne sono la diretta conseguenza)
1982 attentato alla Sinagoga di Roma (un bambino ucciso e oltre 40 feriti. Pochi giorni prima sindacalisti a attivisti del partito comunista avevano deposto una bara vuota davanti alla sinagoga per protestare contro lo stato israeliano. I terroristi hanno subito riempito la bara ringraziando per l’indicazione) 1985 un gruppo palestinese dirotta la nave da crociera Achille Lauro, assassinato un anziano ebreo, 1985 attentati palestinesi agli aeroporti di Fiumicino e Vienna ( 19 morti e 138 feriti), 1986 attentato palestinese alla sinagoga di Istanbul ( 20 morti), 1992 attentato palestinese in Argentina (29 morti e 242 feriti) 1994 attentato palestinese iraniano in Argentina ( 85 morti e 300 feriti), 2003 attentato palestinese ad Istanbul (67 morti e 700 feriti,) eccetera, eccetera eccetera. A tutti questi si sommano decine e decine di atti terroristici commessi da islamici per soccorso alla causa palestinese, dall’assassinio dei bambini della scuola ebraica di Tolosa, alla morte atroce dell’ebreo francese Halimi, ventenne torturato dalla cosiddetta Banda dei Barbari per 24 giorni in un condominio abitato interamente da islamici dove nessuno ha sentito le sue urla. Grazie all’eroismo del popolo palestinese che non esita a sacrificare i suoi figli per fomentare l’odio contro Israele, ebreo e sionista sono condanne a morte. Nessun sionista è innocente, nemmeno un neonato perché “ha rubato la terra ai palestinesi”. Nessun ebreo nemmeno fuori da Israele: tutti sono già condannati a morte e il terrorista che li uccide sta semplicemente eseguendo una condanna che il mondo, soprattutto quello di sinistra, approva. In Israele le vittime degli attentati palestinesi dall’inizio del sionismo sono state in totale più di 5000 fino al pogrom di Hamas del 7 ottobre 2023( 1200 morti, 250 ostaggi). I due bimbi con i capelli rossi sono stati strangolati, assassinati come la loro madre un mese dopo il rapimento. Faccio parte di quelli che non li dimenticheranno mai.