Chi sono i mandanti?

Chi sono i mandanti del delitto di Washinton? Due giovani funzionari dell’ambasciata israeliana, Yaron Liscinsky e Sarah Milgrim sono stati abbattuti come cani davanti al Museo Ebraico a Washinton. Yaron aveva appena comprato un anello per Sarah, si sarebbero sposati a Gerusalemme. Nel museo si stava tenendo un evento umanitario che aveva come scopo l’aiuto alla popolazione di Gaza. L’omicida si è dichiarato un protettore della popolazione della striscia di Gaza, un vendicatore dei suoi torti. Il mandante è l’antisemitismo social, che grazie alla sapiente e costosissima propaganda di Hamas è esploso fino a livelli omicidi. L’antisemitismo social si è riversato nelle strade : la ristoratrice di Napoli che caccia gli israeliani, la merciaia che nega loro l’accesso, i latrati e le violenze dei cortei Pro Pall sono i primi timidi esempi. L’apogeo è stato raggiunto alle commemorazioni del 25 aprile, quando la bandiera della Brigata ebraica è stata oltraggiata, e le bandiere degli alleati in Medioriente di Hitler sono state esaltate. Il massimo è il vergognoso episodio all’Università di Torino con l’aggressione agli studenti ebrei, a uno dei quali è stato strappato il nastro giallo in memoria permanente degli ostaggi. Per inciso: porto anche io quel nastro, quindi alla prossima volta che fate la lista degli amici degli ebrei e di Israele, mi raccomando mette anche il mio nome. Innumerevoli sprovveduti stanno rilanciando l’antisemitismo più bieco e quindi, tutti, sono ufficialmente i mandanti dell’antisemitismo che risorge dalle sue ceneri come un’orrida fenice. Mi dichiaro un esperto in antisemitismo da social. Alcuni miei post, dove pubblicavo la fotografia dei bambini con i capelli rossi e della loro madre, rapiti il 7 ottobre per essere strangolati il mese successivo, hanno ottenuto alcune migliaia di insulti. L’antisemitismo è sempre appartenuto alla cultura europea. Siamo la stessa civiltà che dopo secoli di pogrom ha sterminato 6 milioni di ebrei, sul proprio territorio. Poi, certo, tutti allineati e coperti il 27 gennaio a ricordare la cosa, ma tutti hanno colto la meravigliosa offerta di Hamas, l’assoluzione del genocidio Hitleriano. Tra le varie forme di sconvolgente idiozia che stanno dilagando sui social c’è quella di pubblicare fotografie di bambini scheletrici, nella grande maggioranza dei casi si tratta di bambini affetti da enterocoliti necrotizzanti e da fasi terminali di malattie oncologiche, è possibile ricuperare le loro foto su Google, e spacciarle per fotografie di bambini di Gaza affamati dal nemico sionista. I bambini scheletrici delle foto sono sempre vicini a madri che non mostrano nessun segno di malnutrizione. Se fossero fotografie di bambini palestinesi vorrebbe dire che le madri palestinesi sono madri che affamano i propri figli mentre continuano a mangiare loro. Alcuni si limitano pubblicare le foto da sole, i più immondi invece le pubblicano di fianco foto autentiche di persone scheletriche ad Auschwitz. Nulla è più squallido della commistione tra la memoria di Aushwitz e la sua negazione. Hitler ha tolto decenza all’antisemitismo: dopo il 1945 nessuno osava più dichiararsi fieramente antisemita. Inventandosi che antisemitismo e antisionismo siano cose diverse, si può rilanciare il gioco. “Sporco ebreo” è moralmente ignobile, mentre “Sporco sionista” diventa magnificamente morale. Hamas con il sacrificio del popolo palestinese buttato allo sbaraglio, ridà onore all’antisemitismo. Ci spiegano che Israele “non aspettava altro che un 7 Ottobre per fare un genocidio”. Se Israele volesse fare un genocidio, potrebbe farlo in 6 giorni perché ha la capacità tecnica di farlo, non solo perché Hamas non ha la contraerei, ma perché tutta l’acqua che arriva a Gaza, tutta passa da Israele. Basterebbe che Israele chiudesse i rubinetti. Israele ha una enorme potenza di fuoco, e addirittura una potenza nucleare poteva bombardare a tappeto dall’alto, risparmiando i propri soldati. Al contrario ha fatto operazioni di fanteria perdendo 3000 uomini proprio per minimizzare le perdite civili di Gaza. Nella corsa a chi è il più antisemita del reame una speciale menzione spetta a tutti coloro che stanno pubblicando il video fatto in Siria il 22 agosto del 2013 dopo un bombardamento chimico. Fu colpita una scuola. Nel video si vedono i cadaveri allineati dei bambini: sono bambini uccisi con un bombardamento chimico, quindi non hanno segni di ferite. Nel video ogni tanto nella parte alta a sinistra si illuminava una scritta in caratteri arabi con alla data, 22 agosto 2013. Tutti continuano a specificare che è lo Stato sionista a causare queste stragi a Gaza, incapaci persino di leggere la data. Peccato che nel 2013 nessuno di loro abbia protestato per i terrificanti massacri in Siria. Free Palestina è in nuovo grido degli assassini. Sui social scrivono che sono gli stessi sionisti ad aver assassinato i due funzionari per passare da vittime. Sono gli stessi che scrivono che il 7 ottobre è stata una burla. Al contrario è nel mondo arabo che si comincia a prendere le distanze da questa follia. Addirittura nel mondo palestinese. Ahmed Fouad Alkhatib, palestinese, attivista per i diritti umani, blogger, ricercatore senior per il Medio Oriente dell’Atlantic Council, ha scritto su X: “Liberate la Palestina dai folli uomini armati che propugnano la “liberazione della Palestina”!” L’omicidio criminale e la tragica uccisione di due membri del personale dell’ambasciata israeliana al Capital Jewish Museum durante un evento per giovani diplomatici dell’American Jewish Community (AJC) a Washington, DC, a cui avrei voluto partecipare con un collega se non fosse stato per un viaggio a New York, sono un orribile promemoria di un discorso israeliano e palestinese ormai in frantumi.”
“Il vile aggressore, Elias Rodriguez, di Chicago, mentre veniva arrestato, ha urlato “Free Free Palestine”.” “Sebbene ci siano molte voci legittime che sostengono i diritti e le aspirazioni palestinesi, la questione e la causa palestinese sono tragicamente e dolorosamente diventate un terreno fertile per terroristi violenti e feccia squilibrata in tutto il mondo, attraendo personalità e personaggi spregevoli in cerca di un senso e di notorietà. Come può la popolazione di Gaza o della Palestina trarre beneficio da un atto di violenza così atroce e casuale? E se io o i non israeliani presenti fossimo stati feriti dall’aggressore? L’antisemitismo deve essere respinto; gli slogan e la retorica divisiva possono avere, e di fatto hanno, conseguenze mortali; l’incitamento e la promozione della violenza politica finiscono solo in caos, dolore, tragedia e perdita per tutti. Questo è davvero il momento giusto per chiarire che, indipendentemente dal problema o dalla causa che divide le varie comunità, dobbiamo opporci in modo chiaro e unito alla violenza politica di qualsiasi tipo. Chiunque cerchi di giustificare ciò che è accaduto stasera o di fare acrobazie mentali in difesa di questo atto indifendibile è un autentico apologeta del terrorismo e deve essere trattato come tale.”
Mentre la gallina di turno pubblica le foto delle stragi di Assad in Siria per invocare la distruzione di Israele dal fiume al mare, esistono uomini di buona volontà che cercano di costruire la pace.