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La rivoluzione sessuale americana

By Silvana De Mari
4 Febbraio 2022
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La rivoluzione sessuale americana di Pitirim Sorokin è il libro che spiega i danni irreversibili inflitti dalla promiscuità sessuale alla civiltà occidentale. L’autore è nato nell’ex Unione Sovietica,  ha vissuto per cinque anni la realtà terrificante del Gulag, poi riuscito a espatriare negli Stati Uniti. Nel suo libro lui spiega con chiarezza e dovizia di particolari quello che bene o male, in maniera più approssimativa, molti di noi hanno sempre intuito, Detto in parole molto povere, gli sciagurati popoli del comunismo reale vivevano immersi nella miseria più squallida, miseria che sotto Stalin i numerose occasioni è arrivata al cannibalismo. Tra i prodotti di lusso, reperibili solo in appositi negozi accessibili solo ai funzionari di partito, anche perché dovevano essere pagati in dollari, per parecchi anni oltre al caviale e alle pellicce,  ci sono stati gli antibiotici e il latte in polvere di produzione straniera, di qualità nettamente superiore a quella locale. Mentre i bambini siberiani morivano di scorbuto e quelli mongoli di fame, fiumi di ricchezze sono state investiti in armamenti, in un programma spaziale che ha disseminato il cielo di un numero di cadaveri di astronauti e astronaute che resterà per sempre sconosciuto, e soprattutto nel KGB. Il KGB si preoccupava ovviamente dell’interno dell’Unione Sovietica, spegnendo ogni accenno di dissenso, ma anche ogni accenno di intelligenza. Loro, gli uomini del KGB,  sapevano benissimo che il reattore numero quattro di Cernobyl era una baracca, e che nel momento in cui qualcuno avesse cercato di spegnerlo abbassando tutte le barre di grafite contemporaneamente sarebbe esploso, peccato  non lo avessero detto a nessuno, perché pareva brutto far sapere in giro che reattori nucleari sovietici erano baracche. L’apogeo del KGB, il punto dove l’Unione Sovietica ha raggiunto la sua massima capacità, è stato la destabilizzazione dell’Occidente. In questo sono stati dannatamente bravi. Ognuno ha avuto una qualche capacità. L’Unione Sovietica ha avuto un’unica straordinaria capacità, la propaganda. La propaganda non ha  mai avuto troppo successo all’interno del paese, dove la realtà era talmente dura che riusciva a penetrare le costruzioni fantastiche sulla meraviglia del socialismo reale. Nella patria del socialismo reale la verità era vietata, ma è sempre riuscita a circolare. È stata da noi che la verità  è stata negata. Il tripudio delle capacità di penetrazione ideologica del KGB siamo stati noi. Le ambasciate sovietiche e consolati si sono occupati della predicazione attraverso il denaro. Hanno comprato registi e giornalisti, non tanti, il 15 % circa: gli altri si sono adeguati per conformismo. Sono stati organizzati congressi sul marxismo dove sono stati invitati, pagandoli in maniera stratosferica, intellettuali e docenti europei e, soprattutto, statunitensi. Il marxismo, dopo la morte del nazismo, ha cominciato essere venduto con un prodotto di qualità. Le due parole, tolleranza e dialogo, hanno permesso la distillazione del veleno. Del patto Ribbentrop Molotof tutti si sono dimenticati. Il nazismo e il fascismo sono stati spacciati come fenomeni di destra. Churchill e de Gaulle erano di destra, e sono i due che nazismo e fascismo li hanno combattuti. Nazismo vuol dire nazionalsocialismo. Mussolini era una specie di peone che arrivava dal partito socialista. Fascismo e nazismo sono stati movimenti rivoluzionari, quindi per definizione non possono essere conservatori, che hanno mischiato elementi di destra ed elementi di sinistra, con un fortissimo statalismo che li ha resi affini al marxismo. Le uniche due dittature di destra sul suolo europeo sono state Franco e Salazar, Spagna e Portogallo. La storiografia marxista ha conquistato i libri di storia. Essere di sinistra è diventato sinonimo che essere buoni. Cosa volete che siano poche decine di milioni di morti nei Gulag sovietici e cinesi, l’inferno in terra creato da Pol Pot, i tostadores di Che Guevara se paragonati al sogno dell’intellettuale occidentale di una mondo felice dove il lupo  giace con l’agnello. Il disastro è stato particolarmente grave nelle cosiddette facoltà che insegnano la nobile arte della manipolazione, come ammantare le proprie opinioni di un linguaggio pseudoscientifico così da spacciarle per qualcosa di oggettivo, vale a dire psicologia, antropologia e soprattutto sociologia. E qui arriviamo al disastro. Il 68, il vietato vietare, l’odio per la famiglia  la sessualità ridotta a un’orgia permanente, il femminismo vittimista che odia gli uomini, sono stati accuratamente creato a tavolino del KGB perché sono cancel culture. Alcuni incredibili ingenui pensano che il ’68 sia stato un movimento spontaneo. Alcuni pensano che il fiume di quattrini che ha investito le facoltà universitarie, lo sciagurato mondo della moda, lo squallidissimo mondo dei giornali femminili, fatti solo di pubblicità, il conformismo per definizione, perché inventassero una falsa rivoluzione sessuale così da distruggere il pudore femminile e la morale sessuale, arrivasse da un altro pianeta. In effetti arrivava da un altro pianeta: la puritana e grigia Unione Sovietica. La cosiddetta rivoluzione sessuale, la cosiddetta rivoluzione femminista e i cosiddetti studi di genere, altra boiata pazzesca dove un’oca giuliva mette in dubbio che i maschi siano maschi e le femmine siano femmine, usano il linguaggio della lotta di classe e sono state spacciate di lotta di classe, perché nascono dalla  propaganda sovietica. Il libertino è sempre esistito nella cultura occidentale, sia in epoca romana che in epoca cristiana, e sempre il libertino appartiene alle élite, alle classi sociali coi soldi, ed è un trasgressivo, con inevitabili, rogne con la giustizia,  marchese de Sade, Oscar Wilde, Cagliostro, Casanova i nomi più famosi. Nel ‘68 il libertinaggio acquista il linguaggio della difesa del proletariato. I proletari col libertinaggio non c’entrano niente, anche perché la solidità della famiglia è l’unica possibilità di sopravvivenza per i poveri. Vengono attaccati i valori cristiani e occidentali, la geniale astuzia è stata  definirli i valori borghesi, così da vomitare su quei valori l’odio omicida del comunismo per la borghesia. La parola ebreo è stata una condanna a morte. La parola borghese è stata una condanna a morte. Chiunque usi la parola borghese in maniera dispregiativa commette un crimine altrettanto grave di chi usa la parola  ebreo in maniera dispregiativa.  La cosiddetta arte postmoderna è antiborghese, cioè in parole povere antioccidentale e  anticristiana, oltre che orrenda, la cosiddetta architettura è antiborghese, cioè in parole povere antioccidentale e anticristiana, oltre che orrenda, la cosiddetta moda e così via. Io sono antiborghese squittisce l’artista di turno alla Biennale. E chi accidente dovrebbe comprare i suoi oggettini di asilo infantile venduti a prezzi stratosferici: gli operai? Facciamo un esempio a caso: Yves Saint Laurent, uno dei padri fondatori dell’anoressia contemporanea, che sibilava alle sue modelle già scheletriche: devi perdere almeno 10 kg se vuoi sfilare per me cara. Affermava sprezzante che  i suoi vestiti non erano certo per le borghesi. A chi avrebbe dovuto venderli? Alle braccianti?

Perché libertà sessuale ,e promiscuità e aborto sono battaglie della sinistra? Che diavolo c’entra? La sinistra non doveva essere nata per proteggere gli operai da ingiustizie disumane?

La foto è presa da un lussuoso opuscolo sul Chem sex

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Nell’ora dell’inganno universale dire la verità è un atto rivoluzionario. (G. Orwell)

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