Campi Rom e auto rubate
La sinistra mondiale in generale e purtroppo quella italiana in particolare, hanno sempre considerato i rom una comunità sottoposta a discriminazione su base etico razziale. Laurent El Ghozi cofondatore dell’associazione Romeuropa, afferma che sono “il gruppo più discriminato di tutti, da tutti e in tutti i tempi benché siano inoffensivi”. Il termine inoffensivo è purtroppo una menzogna, come ben sanno i cittadini esasperati che, nel disprezzo generale, cercano di ottenere uno straccio di dignità nei loro quartieri devastati dalla presenza dei campi nomadi. La cultura Rom per molti secoli si è inserita all’interno della cultura europea in maniera problematica, ma comunque simbiotica. La comunità rom si manteneva mediante mendicità e furto, certo, ma anche mediante spettacolo: gli acrobati e i giocolieri,domatori di orsi o più modestamente di cani ammaestrati, gli unici spettacoli che potevano arrivare nei villaggi sperduti, nei quartieri poveri. I rom erano i calderai, i signori del ferro e del fuoco, e quando arrivavano in un villaggio dove non c’era un fabbro, la loro presenza era fondamentale. Gli zingari portavano la musica, con i loro violini. portavano le informazioni: era scoppiata una guerra, era nato un principino. Erano i signori dei cavalli. Poi i cavalli sono scomparsi, eliminati dal motore a scoppio. La televisione ha reso inutili e obsoleti gli spettacoli dei giocolieri. La diffusione delle tossicodipendenze è stato il colpo finale. La civiltà Rom in questo momento è non solo parassitaria, prende senza dare, ma con spaventose forme di criminalità. In Italia una antimafia molto politicizzata, non si è mai occupata dei campi Rom. In Francia invece l’antimafia si è mossa. La Francia ci informa che i ROM costituiscono delle gang mafiose potenti e organizzate, classificate al rango di mafia dal 2012 dal Service d’information, de renseignement et d’analyse stratégique sur la criminalité organisée, servizio di informazione, studio e analisi strategica sulla criminalità organizzata (SIRASCO), l’unità di lotta antimafia della polizia francese. Non si tratta di qualche ladro di polli, ma di una criminalità potentemente organizzata, che sfrutta bambini tenuti in schiavitù, e grazie al fatto di avere come manodopera dei minorenni, diventa praticamente inattaccabile. Bambini di 10 anni sono in grado di sottrarre soldi ai parchimetri: non è tecnicamente possibile se non si è stati molto ben addestrati. Anche la capacità di molti ragazzini di sottrarre soldi alle biglietterie automatiche con una forchetta a due rebbi è frutto di un addestramento. Il SIRASCO informa anche che gli allievi meno dotati per il furto e quelli disabili sono invece incaricati della mendicità organizzata. Quelli disabili a volte sono bambini nati sani, e poi storpiati perchè da disabili guadagnano di più. Bande rom si muovono sulle autostrade, dove sottraggono merce ai tir, e bande di ragazzini sono addestrati a guidare e a rubare auto. L’episodio avvenuto in Italia, una signora di 71 anni uccisa da quattro ragazzini, è una delle vittime di tutto questo.i quattro ragazzini non stavano facendo una bravata: stavano eseguendo ordini precisi, senza i quali non avrebbero avuto diritto la cena. I bambini rom vivono in condizioni di disciplina feroce e atroce. Loro non fanno ragazzate. Eppure di nuovo i servizi sociali non interverranno. Di nuovo si diranno idiozie romantiche su una sottocultura mafiosa dove le creature umane sono tenute schiavitù totale, possono essere vendute e comprate. Un buon ladro vale quanto una piccola prostituta: un valore.