Fascismo peggiore.
Si scrive stato di emergenza, si legge pieni poteri, scrive l’avvocato blogger Carmine Ippolito in un post dall’inquietante titolo: Verso il fascismo peggiore. È quindi ovvio che il Governo ne pretenda la proroga: perché rinunciare alla magnificenza dei pieni poteri? I pieni poteri sono particolarmente affascinanti per degli incompetenti, permettono di stroncare ogni manifestazione di piazza con l’accusa di essere ammassi di untori, sono zuccherosamente ammantati della pretesa che dello stato di necessità, come la vecchia zia fetida che ti faceva ingoiare l’olio di ricino per il nostro bene. La democrazia parlamentare è sospesa dal 31 gennaio, e abbiamo un Capo del Governo non eletto dal popolo che è impensabile molli i pieni poteri, essendo incapace di procurarsi quelli normali attraverso il voto.
Quindi è necessario che il covid 19 resti vivo e scintillante di odio per l’umanità. Il Covid 19 era micidiale a febbraio quando tutto il possibile è stato fatto per aumentarne la diffusione, allora sì che ci voleva la mascherina, è stato mortale a marzo e aprile, grazie a protocolli sbagliati accuratamente protetti evitando le autopsie, ora è gestibile. La malattia non colpisce il 95% delle persone e per il 5% che si ammala abbiamo la cura, basata su presici molto economici, come l’idrossiclorochina, quella usata da Zangrillo per salvare Bertolaso, e il plasma iperimmune.
Il proemio Nobel Montagnier, aveva affermato che si tratta di un virus ingegnerizzato e aveva previsto che avrebbe perso potenza a giugno, come si è verificato. Ora il virus non giustifica le misure di emergenza, quindi occorre ricorrere alla rianimazione del terrore. Le circolari ministeriali hanno obbligato i medici a classificare come morto covid anche un morto di infarto con tampone positivo, la maggiore cifra percepita dagli ospedali per la cura dei pazienti covid rispetto agli altri, ha favorito questa pratica.
La paura abbatte le difese immunitarie, abbatte le difese immunitarie contro virus batteri e cancro perché da spaventati produciamo più cortisolo che le paralizza. Un popolo sistematicamente terrorizzato aumenta il suo rischio di ammalarsi di malattie infettive a cancro. Gli spaventati si rinchiudono e la perdita dell’aria aperta è un’altra catastrofe. La paura abbatte le difese immunitarie contro le dittature, che si presentano come la salvezza da un mostro che, se i numeri non sono stati taroccati, ha causato la morte dello 0,07 della popolazione italiana con un’età media dei morti di 78 anni e la caratteristica delle patologie pregresse.
Perché l’emergenza continui occorre che i medici che, con i tamponi a tappeto, cerchino i “positivi” al virus, normali persone che hanno incontrato il patogeno e non se ne sono ammalate, perché l’emergenza continui occorre che questi positivi siano considerati un problema e che la radio e la televisione ne parlino con voce sofferta e angosciata. La teoria delirante è che l’epidemia si gestisca evitando il contagio, l’epidemia si gestisce rinforzando il sistema immunitario con vita A,D C. zinco, Selenio, aria a aperta e curando i malati.
In Ungheria ”Orban” il cattivissimo scaduto lo stato d’emergenza a giugno, non lo ha rinnovato. Orbai è un capo eletto dal popolo che ama il popolo che lo ha eletto. L’innaturale mantenimento dello stato di emergenza permette a calibri come Conte, Speranza Casalino di annientare il 90% dei diritti costituzionali, il diritto alla religione, il diritto alla scuola, il diritto al lavoro, il diritto se anziani di non essere rinchiusi senza visite, il diritto ad avere una esame diagnostico prenotato in tempi decenti, il diritto ad abbracciarsi, il diritto a respirare aria pulita a pieni polmoni, e così via annientati. Il secondo lock down sarà basato sulla colpa: è colpa tua che sei positivo, o che hai un figlio che ha avuto in classe un compagno positivo.
IL secondo caposaldo, dopo la caccia al positivo, è il clima di terrore generato dai media. I tamponi positivi di gente sana sono presentati come una tragedia
Massimo Giannini su La Stampa:
“Nelle undici ore che ho vissuto al reparto Covid del Policlinico Gemelli, ho visto tante persone ricoverate. Ho sentito tanti pazienti piangere e gridare di dolore. Ho parlato con medici e infermieri, che mi hanno raccontato quanto stiano crescendo i ricoveri urgenti e come si stiano riaprendo le terapie intensive.
Penso che qualche ora di visita in questi luoghi in cui si continua o si ricomincia a soffrire farebbe bene a ognuno di noi. Sarebbe una lezione utile”
Ho lavorato tre anni all’Ospedale Pneumologico San Luigi Gonzaga, non ho sentito un gemito, rantoli sì, gemiti no: ci vuole troppo fiato anche per quelli. Questa idea del malato pneumologico, con difficoltà respiratorie che è in grado di urlare e grida di dolore nella sua totale follia fa quasi tenerezza, ci dice fino a che punto i giornalisti sono disposti a scrivere e fino a che punto un popolo ipnotizzato sia disposto a credere.
Massimo Giannini ha visto rianimazioni piene di malati urlanti. La seconda parte della frase, i malati urlanti in rianimazione, ripeto, fa una tenerezza infinita, onestamente potrebbe suggerire una criticità cognitiva sul pensiero logico, ma anche la prima parte della frase lascia perplessi, i malati in rianimazione. Perché i reparti si stanno riempiendo? I medici veri che veramente stanno curando il covid, affermano che si può curare a domicilio, che le ospedalizzazioni si fanno solo per i pazienti che non possono essere curati a casa per motivi sociali, non hanno casa, non sarebbe possibile isolarli. Nel periodo in cui il covid era mortale e pericoloso il Prof. Cavanna primario di oncologia di Piacenza hanno utilizzato la terapia idrossiclorochina e azitromicina, la stessa che avrebbero utilizzato a Mauritius spegnendo l’epidemia in tempi record. Il professor Cavanna, vestito come un astronauta, è andato casa per casa, ha curato a casa, ha consolato anche e rincuorato. Il tasso di mortalità dei pazienti si è attestato ben al di sotto del 2%.con 100% di guarigioni e senza effetti collaterali in pazienti trattati nelle prime 72 ore dall’insorgenza dei sintomi. Ora finiscono in rianimazione? E in rianimazione urlano, mentre gli unicorni alati volano fuori dalle finestre socchiuse.
Per poter creare una dittatura di qualità occorre trovare un nemico, meglio se un nemico invisibile, meglio ancora se poco più che inesistente, perché per combattere i nemici veri ci va intelligenza e capacità e la triade Conte Casalino e Speranza potrebbe avere qualche difficoltà. A Staseraitalia tizi senza mascherine sostengono che bisogna portarle anche all’aperto: uno studio coreano dimostra che il virus, se c’è, si propaga al chiuso, non all’aperto, ma negli studi televisivi non portano le mascherine e scatenano la caccia all’untore all’aperto. Non portare la mascherina al chiuso viola i decreti legge. Se lo fa un comune cittadino sono 400 euro, se lo fa qualcuno della telvisione va bene. Io faccio in tampone una volta la settimana e qui è tutto sanificato ha squittito non so quale presentatore: il decreto legge non prescrive che possa essere sospeso da persone che fanno un tampone la settiamana, (frase che non vuol dire un fico, perché potresti aver contratto il virus gli altri sei giorni), è un decreto che ucciderà il teatro, ma che in televione possono violare. o le mascherine servono, allora è criminale che non le portino in televisione, o non servono, allora è criminale che siano imposte al popolo italiano. Evidentemente come aveva scritto Geroge Orwell ne La Fattoria degli animali, tutti gli animali sono uguali, ma i maiali sono più uguali degli altri. «Serve l’esercito in strada che chieda il rispetto delle distanze e intimi ai cittadini di indossare la mascherina. Non bisogna portare la malattia in giro». ha sentenziato Piero Angela. I lavori scientifici che affermino l’utilità delle mascherine all’aperto e la pericolosità all’aperto non si sono visti, dati statistici inoppugnabili affermano che perdiamo ogni giorno quasi 500 morti di cancro e più di 600 di malattie vascolari, di cui è evidente, non importa un fico a nessuno. Una malattia che oggi uccide 10 persone al giorno è una buona scusa per portare l’esercito in strada, tranquilli, è per il nostro bene. Moriremo tutti e moriremo male, moriremo di cancro, infarto e malattie degenarativa almeno 10 anni prima di quando ci sarebbe toccato perché grazie al covid tutta la sanità è saltata e sta curando una sola malattia e stiamo diventando un popolo miserabile, e i popoli miserabili sono falcidiati da cancro, infarti e malattie degenerative. Non morireno di covid in compenso, perché la malattia si è indebilita e sta scomparendo come tutte le epidemie virali dall’inizio dei tempi. Oggi una manifastazione di protesta ci sarà a Roma e hanno dichiarato che schiereranno l’esercito. Lì il viru c’è. Ai gay pride e alle manifestazione per il 25 aprile no. Come diceva Geroge Orwell c’è unparticolare animale che è più uguale degli altri.
“Il pericolo vero non è il vecchio fascismo, quello sepolto, oltre settanta anni or sono, dalle ceneri della storia: il rischio che progressivamente si va materializzando, sotto lo sguardo attonito dei cittadini paralizzati dai bollettini dei contagi, è l’affermazione di un fascismo nuovo, strisciante e politicamente corretto che, affermandosi in un clima di costante terrore sanitario, si riveli assai peggiore di quello muscolare fondato sulla fisica dello squadrismo e le cui spoglia mortali giacciono, sperando inutilmente di trovarvi pace, a San Cassiano. “ conclude Carmine Ippolito Il fascismo nuovo spinge a rinunciare a ogni bene, inclusa la libertà di respirare aria pulita e fresca, in cambio della salvezza da un virus a bassissima letalità al punto tale che non colpisce i bambini, e che ha ucciso al mondo un milione di persone su una popolazione di 7 miliardi di abitanti, qualcuno faccia il conto di quanti zeri ci sono dopo la virgola. Il virus non ha praticamente toccato l’Africa, dove, semplicemente, non sono stati fatti i controlli e se un aumento della mortalità dello zero virgola zero qualcosa c’è stato, non se ne sono nemmeno accorti.
Il presidente Trump con la sua malattia e con la sua veloce e non eccezionale guarigiona ha fatto saltare il tavolo.
La conclusione è God bless president Trump. Lo stesso tizio che ha detto che babies’lives matter ha detto “non vivete col terrore del virus, combattete per la libertà. Make the world free again. Se ci liberemo da questa fogna, e credo che ce ne liberemo, lo dovremo a un pugno di medici coraggiosi, a una mezza dozzina di scienziati in grado di dire il vero e a un miliardario pluridivorziato coi capelli strani. La Provvidenza segue linee misteriose.