L’ultimo giapponese.

Durante la seconda guerra mondiale gli Stati Uniti usarono per le piccole isole che disseminano il Mar delle Filippine la tecnica detta del salto della rana, le scavalcarono. Molti soldati giapponesi rimasero isolati, molti non ricevettero l’ordine di resa, altri lo ricevettero e decisero di non obbedire, in quanto la resa non era contemplata dal codice etico del Bushido. Il termine “Ultimo giapponese” indica quindi chi continua a combattere una guerra ormai persa. Anche la pandemia covid 19 è stata una guerra, non un’epica guerra al virus come era stata descritta, ma una viscida guerra al popolo, asservito, rinchiuso, privato dei diritti più elementari, costretto a iniettarsi un farmaco sperimentato per due mesi, di cui tuttora si ignorano gli effetti a distanza. Tra gli effetti noti ci sono trombosi, cancro, malattie autoimmuni, malattie degenerative, sterilità, morte improvvisa e innumerevoli altri. Gli atleti muoiono sui campi da gioco. Quando sopravvivono vanno serenamente a San Remo a regalare la loro maglia, da bravi cittadini modello che danno il cuore per la patria o per la Pfizer, con il sorriso sereno che avevano i soldati della prima guerra mondiale secondo Cadorna. Persone giovani portano cancri devastanti con serenità e leggerezza come la principessa Kate: il cancro è “a la page”. Quando qualcuno muore improvvisamente si parla serenamente di malore improvviso, termine ascientifico ma molto romantico, e non si fa l’autopsia. Se qualche screanzato come Max del Papa rompe questo lago di serenità ipotizzando che i suoi guai siano colpa di un vaccino, tossico oltre che inutile, reso obbligatorio con la mostruosa complicità degli Ordini dei Medici, gli si spiega che è un bifolco, e si ricomincia la narrazione. La narrazione è la formidabile guerra contro un mostro inenarrabile, una via di mezzo tra la peste nera e l’ebola, anzi un somma dei due, per cui qualche perdita umana è da mettere in conto. La malattia se ben curata ha lo 0,6%di mortalità ed è un pericolo grave soprattutto per ottantenni con patologie pregresse. Ora la narrazione si sta sgretolando. Innumerevoli studi ricordano che a fronte dell’incapacità dei cosiddetti vaccini a prevenire la malattia, aumentano ogni giorno di più le segnalazioni di effetti collaterali spaventosi. In Italia continua la guerra da solo, nella sua piccola giungla, l’ex ministro Speranza, che sta facendo un tour per distribuire un libro. Mi risparmio gli aggettivi sul tour e sul libro. Continua a combattere anche la signora Ronzulli, diventata senatrice di questo paese per meriti che erano sicuramente chiari a Berlusconi e altrettanto oscuri a noi. Si è indignata perché sono state tolte le multe di 100 euro ai non vaccinati di più di 50 anni. Per chi non lo ricordasse il decreto prevedeva anche multa da 600 a 1500 euro per chi andava al lavoro senza green pass, multa da 400 a 1000 euro per chi accedeva senza green pass rafforzato ai luoghi dove era obbligatorio, sospensione dal lavoro senza stipendio. A proposito di quattrini: abbiamo speso (sperperato) 2 miliardi di euro per i vaccini, ai cittadini sono stati sottratti 4 miliardi per dolorosi tamponi che sono una diagnostica ascientifica (è un termine colto per taroccata). I tamponi sono stati gratuita tortura utile a inchiodare il popolo a una pandemia i cui numeri possono essere modificati (termine colto per taroccati) aumentando i numeri dei cicli. La vaccinazione è stata la somministrazione coatta di un farmaco, oltretutto ancora in fase sperimentale. La somministrazione coatta di un farmaco è stata dichiarata crimine contro l’umanità alla convenzione di Norimberga del 1946 firmata anche dall’Italia. La signora Ronzulli spasima di nostalgia davanti a quello che è stato dichiarato crimine contro l’umanità. Ognuno ha i valori che può. Ha scritto il neurochirurgo Gianluigi Zona su Camilla Canepa, diciottenne sanissima morta a 18 anni di vaccino: non avevo mai visto un cervello ridotto in quelle condizioni da una trombosi così estesa e così grave…tutti i seni venosi erano ostruiti da trombi, uno scenario che non avevo mai visto in tanti anni di questa professione, siamo di fronte a qualcosa che non è normale, una trombosi a 18/30 anni non è normale”. Dipende dai punti di vista. La corte Costituzionale ha trovato se non normale “giustificato” che il cervello di una diciottenne come il cuore di un dodicenne o la vita di un trentenne siano stati spappolati da un farmaco in fase sperimentale con i contratti di acquisto secretati che avrebbe dovuto contrastare una malattia che per queste persone era irrilevante. Ma il top dei top sono stati gli Ordini dei Medici. I presidenti degli Ordini dei Medici hanno firmato le pec o le raccomandate che ingiungevano ai colleghi di iniettarsi un farmaco senza alcuna capacità di fermare la trasmissione della malattia pena la sospensione. Quest pec violano la convenzione di Norimberga come quella di Oviedo e di Helsinki, violano quindi ogni deontologia, ogni etica, ogni ragione e ogni decenza. I medici vaccinatori e i produttori dei cosiddetti vaccini hanno preteso lo scudo penale. Agli Ordini dei Medici è mancata l’etica ed è mancata l’umanità. Il dottor Giustetto presidente dell’Ordine di Torino si è rifiutato di rispondere alle domande che ho fatto sul medicinale che dovevo iniettarmi: perché invece che l’antigene iniettare l’RNA che stampa l’antigene, perché l’antigene è la proteina spike tossica, invece della proteina N neutra, chi pagherà per gli eventuali danni che ne avrò? Questa mancanza di risposta dimostra una totale mancanza di etica, di deontologia di umanità, perché chi non si prende il disturbo di rispondere a una serie di domande, di giustificare un ordine è al di fuori di ogni decenza. Gli Ordini dei Medici hanno dato ordini scritti di iniettarsi farmaci dei quali ignoravano il senso, ignoravano gli effetti collaterali. È mancata la deontologia così come è stata ispirata da Ippocrate. Per rifondare la deontologia un gruppo di medici ha creato un patto etico che si chiama Carta di Siena, che è un patto che nasce dal popolo, dai cittadini e che pone in risalto i veri principi deontologici della pratica medica. Il presidente Giustetto con notevole sprezzo del ridicolo ha osato fondare la Carta di Torino, un “patto etico tra medici e giornalisti”. La folle gestione della cosiddetta pandemia covid 19 nasce dall’appiattimento totale del giornalismo alla narrazione ufficiale e dalla medicina che ha eseguito ordini politici invece che curare i pazienti. Il patto tra medicina e giornalismo esiste già, ha permesso lo scempio di una malattia malcurata e di un medicinale pessimo imposto. Gli Ordini dei Medici hanno consigliato la tachipirina. Nessun Ordine dei Medici ha sconsigliato la tachipirina in quanto abbatte il glutatione. Nessun giornale, salvo La Verità ha riportato questa informazione. Nessuna trasmissione salvo Fuori dal coro ha riportato questa informazione. L’idrossiclorochina era fondamentale per bloccare il meccanismo autoimmune. Sono stata radiata per aver detto la verità e raccomandato le cure giuste e gli organo di informazione con le uniche eccezioni de La verità e Fuori dal coro hanno fatto di tutto per azzittire e ridicolizzare chi stava dando le cure giuste. La Carta di Torino ufficializza il mafioso patto di omertà che ha funzionato così bene per imporre al popolo cure sbagliate e l’obbligo di un vaccino pericoloso, un crimine contro l’umanità. Giornalisti e Ordini dei Medici hanno taciuto verità e raccontato falsità in un’alleanza che ha violato etica e deontologia. Cioè vuole rifondare l’etica e la deontologia che loro stessi hanno violato? Giustetto non mi ha risposto su un farmaco che per motivi politici, non medici, ha cercato di impormi e che imposto ad altri colleghi, che, contrariamente a me, non potevano infischiarsene di stare senza stipendio. Il suo livello di etica e deontologia è questo? Io pretendo ora immediatamente che Giustetto mi risponda: perché è stato iniettato non l’antigene, ma l’RNA che lo stampa? Per quanto tempo lo stampa? Le rispondo io: non si sa, varia, potrebbe essere un periodo lunghissimo. Può modifica il DNA? Le rispondo io: si. È cancerogeno? Si. Ha effetti collaterali gravi? Si. Mortali? Si. Ultimo giapponese sull’isola forse lei non è ancora stato informato che i vaccini che lei ha imposto con la sua firma sono inefficaci, cancerogeni, possono causare miocarditi, pericarditi, trombosi, degenerazioni neurologiche, pancreatite, sterilità aborto. Lei ha chiesto scusa ai colleghi danneggiati? Crede che un patto con la stampa potrà censurare queste informazioni? Ora al ministero della Sanità statunitense c’è Robert Kennedy che non sembra uno disposto a fare sconti. Si alzerà il vento e vi spazzerà via.